Calcio C, Cesena: Nicola Campedelli ha chiuso il cerchio bianconero

Giovanili e prima squadra sono parte della classica trafila di un giocatore come pure di un allenatore. Sono pochi, però, quelli che hanno fatto entrambi i percorsi con la stessa squadra. È il caso di un gradito cavallo di ritorno come Nicola Campedelli, ancora più raro e insolito, considerato che l'ex centrocampista del Cavalluccio prima ha allenato i bianconeri in serie B (stagione 2012/2013) ed oggi torna come tecnico delle giovanili (guiderà l’Under 16). Da giocatore, cresciuto nel vivaio del Cesena, aveva debuttato in prima squadra in coppa Italia nel 1997/98 e vi ha aveva fatto ritorno a fine carriera (2007/2008), prima di chiudere anticipatamente per colpa di un infortunio.

Tecnico “ritrovato”

Il precedente più recente era quello di Giuseppe Angelini, nel settore giovanile dal 1979 e vice campione d’Italia con la Primavera nel 1983, il quale aveva vestito la maglia del Cavalluccio anche in serie A. Come tecnico ha allenato la Primavera del Cesena dal 2013 al 2017 e, a distanza di un anno, si era “ritrovato” a guidare i bianconeri in serie D dopo essere stato ingaggiato dal Romagna Centro che, nel corso di quella estate, aveva ceduto la matricola al Cesena Fc (subito portato da Angelini in serie C). Anche Corrado Benedetti vanta come allenatore una promozione con i romagnoli, dalla C1 alla B (1997/9898), che nel suo palmares si aggiunge alla conquista dello scudetto Berretti (1994/95). Come calciatore era partito dai Pulcini e, dopo un’interruzione per dedicarsi con buoni risultati al ciclismo, era tornato nel settore giovanile del Cesena fino all’esordio in serie A (1976/77).

Allenatore “lampo”

A questo club ristretto di bianconeri a 360 gradi appartiene anche Paolo Ammoniaci, sebbene la sua sia stata una vicenda particolare. Come giocatore ha fatto la storia del Cesena (1966- 1975), dagli inizi nella formazione De Martino (futura Under 23) all’esordio in C fino alla storica scalata in serie A. Come tecnico è stato il più vincente a livello giovanile, avendo messo in bacheca uno scudetto Primavera (1986) e un torneo di Viareggio (1990), oltre ad un torneo di Vignola (1985). In prima squadra, per contro, ha il record della panchina “lampo” (in sostituzione dell’esonerato Walter Nicoletti), appena un paio di giorni che hanno preceduto la gara di ritorno dello spareggio salvezza in B, perso con la Pistoiese (2000).

Risorse bianconere

Occasionali e temporanee sono state le panchine pure di Emilio Bonci, già allenatore delle giovanili e dei portieri, il quale nel corso delle stagioni 1966/67 (serie C) e 1969/70 (B) era stato chiamato, pur in assenza di patentino di prima categoria, a tamponare situazioni di emergenza. In gioventù era considerato il prediletto del maestro austriaco Karl Sturmer, il fondatore del vivaio bianconero. In prima squadra (serie C) vanta un centinaio di presenze. Una risorsa della società è stato anche Giuseppe Matassoni, più volte passato, nel corso degli anni ’60, dalle formazioni giovanili alla prima squadra dopo l’esonero del tecnico di turno. Ma è con i ragazzi che ha ottenuto le soddisfazioni maggiori, oltre ad avere avuto l’onore di essere stato il primo allenatore della Primavera del Cesena (1968/69). Come atleta è stato uno dei primi e più validi prodotti del vivaio e terminò la carriera in bianconero nella doppia veste di giocatore-allenatore.

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