Settembre 2022, lavori in corso, frase che spesso riecheggiava da queste parti: «Duriamo un’ora, non di più». Effettivamente c’era una volta un Cesena che cominciava fortissimo, accendeva il martello pneumatico alla palla al centro e poi lo spegneva tra il minuto 60 e il minuto 70, chiudendo spesso con il fiatone e talvolta anche con i crampi. A volte bastava mettere il turbo solo in partenza per vincere (vedi a Rimini o in casa contro la Recanatese), altre volte no, come in occasione delle due gare casalinghe contro Carrarese e Pontedera, i due casi più eclatanti di punti evaporati nei secondi tempi per colpa (anche) di un calo fisico. Ma nelle ultime settimane quel Cesena che cominciava forte e che finiva piano non esiste praticamente più. Lo dice la storia delle ultime partite e soprattutto lo suggeriscono i risultati dell’ultima settimana.
Riprese decisive
Cosa hanno in comune i due big-match Reggiana-Cesena e Cesena-Fiorenzuola? Semplice. Il rigore da tre punti di Simone Corazza. Ma non solo: in entrambi i casi il Cavalluccio è riuscito a migliorare il risultato (e la qualità della prestazione) nei secondi tempi, un aspetto che non si era mai verificato nelle prime otto giornate di campionato quando, al contrario, gli uomini di Mimmo Toscano avevano perso punti pesanti proprio nelle riprese. Escludendo la prima delle tre vittorie consecutive (Cesena-Imolese), in una partita già chiusa a chiave al 45’, contro le due capolista il Cesena ha guadagnato 4 punti in più nei secondi tempi grazie ai due rigori chirurgici del Joker, ma soprattutto grazie a una crescita impetuosa dal punto di vista fisico e al contributo spesso decisivo di chi si è alzato dalla panchina ed è stato rovesciato in campo da Toscano. A Reggio era stato molto positivo l’impatto di Adamo e soprattutto di Bumbu, autentico frangiflutti a centrocampo, ma anche Ferrante e Cristian Shpendi erano entrati molto bene, al netto degli errori sottoporta nei minuti di recupero. Contro il Fiorenzuola è andata ancora meglio e (anche) chi è entrato nel secondo tempo è stato semplicemente decisivo: Saber ha alzato ulteriormente il baricentro del Cavalluccio e il volume del gioco, Mercadante ha aiutato Calderoni in fase difensiva e migliorato il livello dei cross da sinistra, Udoh si è procurato il rigore dopo uno slalom speciale allo scadere, Cristian Shpendi ha fatto venire i brividi alla difesa del Fiorenzuola legittimando l’assetto ultra offensivo varato da Toscano e infine Adamo ha sempre saltato l’uomo sulla fascia destra negli assalti finali. Totale: cinque cambi fondamentali prima del morso di Corazza.
Andamento lento
Se nelle ultime due partite il Cesena ha guadagnato 4 punti nei secondi tempi, nel primo mese di campionato e più precisamente nelle prime cinque giornate il Cavalluccio ne aveva persi addirittura 5 dopo l’intervallo. Contro la Carrarese i bianconeri avevano dominato nel Lato A, chiuso 1-0 grazie al gol di Stiven Shpendi, ma nell’ultimo quarto di partita la Carrarese azionò il ribaltabile con le reti di Giannetti e Bozhanaj: da 3 punti a 0 con mille rimpianti. Con Rimini (da 0-1 a 0-1), Torres (da 0-0 a 1-1) e Fermana (da 2-0 a 2-0) il risultato non è invece cambiato, mentre con il Pontedera i punti buttati nel secondo tempo sono stati due. È vero che quel giorno il gol di Benedetti fu episodico e rocambolesco e che il Cesena avrebbe meritato di stravincere, ma il motore non girava ancora come oggi. E chi entrava dalla panchina non era ancora diventato un fattore o, come direbbe Mimmo Toscano, un titolare.
Stiven Shpendie Celiento a parteOggi riposo
Il Cesena ha immediatamente archiviato l’emozionante vittoria contro il Fiorenzuola ritrovandosi ieri mattina a Villa Silvia per la ripresa degli allenamenti. Mirino puntato sulla gara di Montevarchi in programma sabato alle 14.30. A Villa Silvia chi ieri ha giocato tutti i novanta minuti ha svolto una seduta defaticante mentre tutti gli altri si sono sottoposti ad una sessione in palestra per poi spostarsi sul campo dove hanno alternato esercitazioni con il pallone a un lavoro atletico a secco. Sempre a parte si sono mossi Celiento (fisioterapia) e Stiven Shpendi, che ha ripreso a correre. I bianconeri potranno recuperare oggi le fatiche degli ultimi tre incontri ravvicinati, con un meritato giorno di riposo, poi si riprenderà da domani al ritmo di un allenamento al giorno fino alla rifinitura di venerdì, che precederà la partenza per il ritiro in terra toscana.