Calcio C, Cesena: il rebus centrocampo non è mai stato risolto

Alla disperata ricerca del centrocampo evaporato a Montevarchi. Schiacciato e sopraffatto dalla voracità dell’Aquila, in un sabato pomeriggio oggettivamente tremendo in tutte le zone del campo, alla giornata numero 36 resta proprio il centrocampo l’unico reparto del Cesena dove non si riescono ancora a designare i titolari e a definire i piani e le gerarchie. A 180 minuti dalla fine del campionato, aspettando i play-off ma soprattutto una pronta reazione contro Carrarese e Siena, nel settore nevralgico del campo si continua a procedere a strappi, tra infortuni, saliscendi, rendimenti troppo altalenanti, assenze prolungate e difficoltà assortite. Ad esempio, domani sera contro la Carrarese non ci saranno lo squalificato Ardizzone (il centrocampista più utilizzato) e gli infortunati Rigoni e Missiroli, tornerà a disposizione Ilari e resteranno i nomi di Berti, Brambilla e Steffè sul taccuino di William Viali, chiamato nuovamente a rifare il reparto. Per l’ennesima volta.

Sempre fuori

Cominciamo dalla regia e dalle assenze. Contro gli apuani Nicola Rigoni salterà l’undicesima gara consecutiva di un 2022 da invisibile, trascorso sempre ai margini a causa di problemi fisici assortiti: il centrocampista vicentino, titolare inamovibile solo in autunno (nel miglior momento del Cesena), ha totalizzato appena 170 minuti nel girone di ritorno. Dall’ultima presenza sono trascorsi due mesi (16 febbraio ad Ancona), dall’ultima gara da titolare ancora di più (7 febbraio a Modena), dopo che Viali gli aveva consegnato le chiavi del reparto anche al Manuzzi contro l’Olbia. E’ l’assenza che fa più rumore, in attesa di capire con maggiore precisione quali saranno i tempi di un eventuali recupero. Quando sembrava trovare la continuità giusta, proprio come Rigoni, ha alzato bandiera bianca anche Simone Missiroli, l’altro giocatore che nei piani di settembre sarebbe dovuto diventare un altro titolare. Nella seconda metà del mese di febbraio il Missile aveva giocato tre gare di fila da titolare contro Vis Pesaro, Imolese e Pontedera, ma proprio sul sintetico del Mannucci si è infortunato. Da quel giorno (27 febbraio) l’ex Sassuolo ha saltato Teramo, Pistoiese, Pescara, Entella e Montevarchi, scendendo in campo per appena 31 minuti complessivi contro Reggiana e Fermana. E’ stato un 2022 sulle montagne russe anche per Carlo Ilari, il terzo centrocampista che nei piani di Viali avrebbe dovuto garantire più peso, più esperienza e più gol al reparto. Dopo un mese di febbraio trascorso sempre in campo, dal 27 a Pontedera a oggi Ilari è sceso in campo da titolare solo una volta (Pescara-Cesena) ed ha giocato appena 3 partite su 7 per un totale di 106 minuti nelle ultime 8 gare.

I “superstiti”

In un oceano di problemi, nel 2022 è lievitato il rendimento di Alessio Brambilla, la cui assenza a Montevarchi resta ancora un mistero dopo la buona gara di sei giorni prima contro l’Entella. Rispetto all’andata, dove aveva proceduto a strappi anche per colpa di un paio di infortuni, il figlio d’arte è il centrocampista più cresciuto e di questo va dato merito al lavoro di Viali, che lo ha sempre considerato un giocatore futuribile e all’altezza, come dimostrato sul campo da Brambilla. Nelle ultime 8 giornate, solo un attacco influenzale alla vigilia di Cesena-Reggiana lo ha obbligato a restare fuori, per il resto il numero 6 è sempre sceso in campo. Contro la Carrarese l’unico stakanovista a disposizione di Viali resta Demetrio Steffè, autore a Montevarchi della peggior partita in carriera con la maglia del Cesena, ma sempre prezioso per la capacità di ricoprire due ruoli e di garantire eventualmente equilibrio o un cambio tattico senza bisogno di mettere mano alla panchina. Infine, nell’elenco c’è sempre Tommaso Berti, che nelle ultime 9 gare ha giocato da titolare solo con il Teramo e che è sempre rimasto in panchina negli ultimi 270 minuti. Contro la Carrarese ci sarà bisogno sicuramente anche di lui.

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