Calcio C, Cesena: festa bianconera al Club del Mare VIDEO

Dopo due anni di pausa, la festa del Club del Mare di Cervia e Cesenatico si è rivelata un successo di pubblico, con 103 ospiti al ristorante “Il moro” per una serata in avvicinamento ai play-off. All’invito del club diretto dal presidente Sandro Baldisserri, il Cesena ha risposto intervenendo con il responsabile dell’area tecnica Massimo Agostini e i calciatori Demetrio Steffè, Tommaso Berti, Erasmo Mulè e Cesare Pogliano. Nel corso della serata (presente anche il vice sindaco di Cervia, Gabriele Armuzzi) sono stati premiati Paride e Francesca, genitori di Enrico Gobbi, giovane appassionato del Cesena che ci ha lasciato troppo presto. I protagonisti in bianco e nero si sono alternati al microfono di Roberto Chiesa: «Per chi nasce calcisticamente a Cesena – ha detto Agostini – tornare a lavorare in questa società è un onore come ce ne sono pochi. Ho avuto la fortuna di conoscere uno dei due presidenti e quando mi è stato chiesto se avessi la voglia di tornare, ho sentito la stessa emozione di quando avevo 15 anni e firmai il primo contratto con il Cesena. I ragazzi sono arrivati a un traguardo importante, ma non c’è la linea dell’arrivo, c’è ancora una “salitina” da fare e ce la metteranno tutta. Vedremo ciò che succederà, altrimenti ci riproveremo l’anno prossimo». Demetrio Steffè è già in clima play-off: «Siamo arrivati terzi e tutti devono essere fieri di questo risultato, ma è adesso che bisogna iniziare a fare sul serio e spero di rivedere tutti al Manuzzi il 12 maggio, belli carichi per passare una grande serata». Erasmo Mulè ha esaltato il pubblico: «Prima di venire qui, non sapete quante volte ho visto su youtube i video della curva Mare. Giochiamo davanti a una delle curve più belle d’Italia ed è splendido». Anche Cesare Pogliano ha speso parole per i tifosi: «Dobbiamo solo ringraziarli per l’appoggio che ci danno, pure il mio padrone di casa è tifoso del Cesena e viene sempre allo stadio con suo figlio». Finale per Tommaso Berti: «Un anno fa non avrei mai immaginato di ritrovarmi qui, giocavo in Under 17... Io avevo un sogno: giocare al Manuzzi con il Cesena e ci sono riuscito. Tre-quattro anni fa ero in gradinata a vedere la partita e ora sono in campo. Il Milan? Quando ti accostano a certe squadre fa molto piacere, però devi sempre rimanere con i piedi per terra, qui sono a casa e sto bene: il tempo poi gioca dalla mia parte».

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