“Pronti a fare ancora il meglio nell’interesse del Cesena”. È questa la frase, piuttosto esplicativa, scelta ieri dal club bianconero per riassumere il primo intervento ufficiale della proprietà statunitense dopo 13 giorni di assoluto silenzio, che aveva gettato più di un’ombra sul futuro del club. Ancora più forte il sottotitolo del comunicato inviato alle sette della sera: “La proprietà ha investito ingenti risorse in questa stagione e ha la forza economica per ripetere gli sforzi che occorreranno per portare il club dove merita di stare”. Morale: tanto rumore per nulla. O quasi.
Doppia firma, ma…
Oltre al titolo, altrettanto significativa è la firma in calce: “La proprietà del Cesena Fc”. Ovvero la famiglia Aiello, che detiene il 97 per cento di Jrl, e Robert Lewis, che detiene la fetta più piccola. I due co-presidenti hanno condiviso la linea espressa nel comunicato, ma da alcuni passaggi si capisce come qualcosa potrà giocoforza cambiare, almeno nelle intenzioni sbandierate finalmente alla città. Ad esempio, a un certo punto si legge che “l’operatività del club sarà garantita dall’attuale consiglio di amministrazione che resterà in carica, assumendo ogni decisione all’unanimità”. Ed è proprio l’ultima frase che sottolinea il cambio di rotta: non ci sarà più un uomo solo al comando con le deleghe e in grado di decidere (anche) autonomamente e senza passare dal cda (Lewis), ma l’operatività sarà gestita da tutti e passerà solo all’unanimità, quindi anche con il sì della famiglia Aiello. Famiglia Aiello che ha manifestato con questo comunicato il proprio pensiero senza però tranciare il rapporto con l’altro co-presidente, ma spiegando tra le righe che non gli sarà più concessa quell’autonomia che ha caratterizzato i primi 18 mesi in Romagna.
Nuovi arrivi
Dopo aver riconosciuto che “i calciatori, Toscano e il suo staff hanno lavorato duramente e fatto tutto quello che era nelle loro possibilità per portare il Cesena in Serie B” e dopo aver ringraziato l’intera comunità di Cesena, i proprietari del Cesena sono passati ad altro, spiegando che “c’è una condivisione sulla necessità di dotare il Cesena di un direttore generale che possa rappresentare il club e aiutarlo ad essere ancora più competitivo”. L’arrivo di un direttore generale, annunciato dalla famiglia Aiello (prima John a Natale e poi Michael al Corriere a marzo), non sarà però immediato. Prima di tutto arriverà un’altra figura per potenziare l’area tecnica: Fabio Artico. L’ex direttore sportivo dell’Alessandria è arrivato a Cesenatico all’inizio di questa settimana, ha trascorso un paio di giorni al mare e ieri mattina ha varcato per la prima volta il cancello del Manuzzi per entrare in sede, dove ha già cominciato a mettersi al lavoro. Come è ormai noto, Artico ha già firmato un precontratto con il Cesena (triennale a cifre molto alte per la C), che però non può essere depositato fino al prossimo 30 giugno. L’arrivo di Artico non allontana Stefano Stefanelli, che onorerà il suo anno di contratto: a questo punto è molto probabile che il primo possa ricoprire il ruolo di responsabile dell’area tecnica al posto di Massimo Agostini (ancora contrattualizzato fino al 2024) mentre il secondo resterà in carica come direttore sportivo. In attesa dell’arrivo del nuovo direttore generale, dunque, il Cesena vivrà “una fase di transizione”, come comunicato esplicitamente dalla proprietà. Restano però un paio di domande. La prima: viste le frizioni tra i due co-presidenti, che non sono mai state smentite, Lewis resterà come Ceo fino al termine del suo mandato (scadenza 31 dicembre 2023) o saluterà il Cesena all’arrivo del nuovo direttore generale? La seconda: come si incastreranno due direttori sportivi come Artico e Stefanelli, con il primo scelto dallo stesso Lewis e non dalla famiglia Aiello? Dopo le parole di ieri, non resta che attendere i fatti.