L’indigesto antipasto di Olbia ha compiuto ieri una settimana, durante la quale il Cesena non ha avuto la possibilità di riscattarsi, ma solo di allenarsi e soprattutto di mettere un po’ di benzina dentro a un serbatoio che sull’isola si è svuotato troppo in fretta. Dentro a un qualsiasi spogliatoio di una qualsiasi categoria, specialmente dopo un passo falso, non si vede l’ora di tornare in campo per la rivincita, ma il Cavalluccio dovrà aspettare altri cinque giorni. La seconda giornata contro la Spal è stata posticipata a fine mese, mentre Pontedera-Cesena è ancora distante e inaugurerà il primo vero tour de force della nuova stagione.
Calendario fitto
Da venerdì alla fine del mese di settembre (o primi giorni di ottobre) gli uomini di Toscano si alleneranno di meno e giocheranno di più, con un calendario già compresso che prevede anche l’aggiunta del derby contro gli estensi, che in Serie C manca da ben 15 anni. Venerdì 15 alle ore 20.45 è in programma la seconda trasferta consecutiva sul sintetico di Pontedera, poi il Cavalluccio inaugurerà la saga dei turni infrasettimanali ospitando l’Ancona, nella prima uscita casalinga. La sempre sentita sfida contro i dorici si giocherà sempre alle ore 20.45 martedì 19 settembre. Il Cesena è atteso da un’altra marchigiana anche nel turno successivo, visto che sabato 23 è in programma la trasferta sul campo (ai limiti della praticabilità, guardando le immagini di sabato sera) della Fermana, prima di tornare di nuovo al Manuzzi per il recupero contro la Spal di mercoledì 27 (ore 20.45), primo di due appuntamenti consecutivi all’Orogel Stadium, perché nell’ultimo week-end del mese ci sarà la sfida contro il Rimini, che ad oggi non ha ancora una data: impossibile un anticipo al venerdì, più probabile una collocazione tra sabato e domenica. Quel che è certo è che dopo il derby contro i biancorossi il Cesena non giocherà la terza partita infrasettimanale consecutiva: mercoledì 4 ottobre scatterà la Coppa Italia di C ma il Cavalluccio usufruirà di un “bye” che permetterà a Prestia e soci di entrare in tabellone solo l’8 novembre nel secondo turno a eliminazione diretta.
Fattore Manuzzi
Due gare da non sottovalutare in trasferta e tre partite molto sentite in casa. In soldoni, è questo il menù che attende il Cesena nei 17 giorni che vanno dal Pontedera al Rimini e che dovranno indirizzare in qualche modo la stagione del Cavalluccio dopo la falsissima partenza. Si parte dal Mannucci, contro una squadra capace di battere il Sestri Levante al debutto ma anche di cadere sabato scorso sul campo di patate di Fermo, storicamente uno stadio maledetto e dove il Cesena non ha mai vinto nella propria storia, rimediando un sacco di figuracce a cominciare da quella di un anno fa. Ma le tre partite più attese sono quelle casalinghe, che potrebbero far registrare la maggiore affluenza stagionale considerando la forte rivalità con le tifoserie avversarie. Si parte dall’Ancona, che non ha cominciato affatto bene la stagione (pareggio a Chiavari e ko casalingo contro il Gubbio) complici i tanti cambi nella rosa di Donadel ma anche un calendario complicato. Otto giorni dopo ci sarà Cesena-Spal, la sfida tra due squadre che puntano alla B, con gli estensi che oggi possono vantare la rosa più profonda e probabilmente migliore di tutti: 1-0 contro la Vis con più di un brivido è stato il biglietto da visita della squadra di Ferrara. Come detto, non ha ancora una data Cesena-Rimini, che ovviamente è il piatto forte e che resetterà i valori, trattandosi del derby più sentito e atteso.