Calcio C. Cesena, ciclismo e canzoni: Berti è il ragazzino della porta accanto

Il Cesena è finalmente tornato a sfornare un talento puro dal suo settore giovanile. Una di quelle cose che ogni società ripete come un mantra ad ogni occasione utile, molto più per dovere che per reale volontà ed intenzione. Il fatto poi che questo talento, già corteggiato da Milan, Atalanta, Sassuolo e qualche altro club di A, sia sbocciato da un campetto che dista qualche chilometro dallo stadio e non da una foresteria quantomai folta è davvero una notizia più che lieta. Tommaso Berti è infatti riuscito a coniugare talento e attaccamento ai colori della sua città con una facilità disarmante, facendosi spazio con personalità in un campionato in cui i giovani tendenzialmente vengono considerati il giusto. Questo è il frutto di chi vive la quotidianità con una certa tranquillità, continuando a fare la cosa che più gli piace: giocare a calcio senza troppi fronzoli nella testa.

Tra i giovani, categoria non così facile da definire, ma nella quale il diciassettenne di Calisese ha sicuramente voce in capitolo, la personalità dei singoli emerge spesso da come ci si muove sui social. Ecco, aprendo il profilo instagram del numero 14 del Cesena, anche il più diffidente navigatore da tempo negli anta concorderebbe nel dire: «l’è un brev burdel». Sarebbe normale pensare di tirarsela almeno un pochino dopo aver segnato il primo gol in C, aver firmato un contratto da professionista e aver sfornato una serie di prestazioni convincenti. O almeno, tanti (o forse tutti) lo farebbero. Senza poi cadere nel lusso, feste, vestiti di marca per esser quello che più si avvicina a un influencer.

Il profilo Instagram (tommaso.berti_) è invece semplice e genuino: 7 post, 5 in maglia bianconera tra giovanili e prima squadra, uno con gli amici in bicicletta e l’ultimo arrivato con la visita al museo della Ferrari. Tra le storie in evidenza: pallone, cose (poca fantasia) e bici. L’identikit perfetto del romagnolo medio che tra le altre cose si diletta in letture serali di alto livello “Siamo tutti italiani, ma solo noi romagnoli” (Alessandro Savelli) o in prove da cantante in “Come nelle Canzoni” di Coez, che suona al pianoforte e canta («un po’ stonato», come scrive lui). Le coetanee ad una tal visione potrebbero anche sentenziare: «E’ uno sfigato». Invece ci piacerebbe pensare che quello di Tommaso possa diventare il profilo di una ragazzo modello. Tutto quello che serve per andare in campo con la testa giusta e mostrare il valore lontano da polemiche inutili in cui è davvero facile cadere di questi tempi.

Andando poi a scovare nei meandri della “Bio”, campeggia anche con un certo orgoglio il profilo di “Tour ad Calises”. Una corsa a tappe organizzata tra amici per passare qualche giorno di estate tra i campi e le strade di Calisese. Bici trovate in casa ed abbigliamento spesso rubato ai genitori fanno da sfondo a quello che è puro divertimento, con tanto di news giorno dopo giorno, premiazioni, scoop e post tappa meglio della copertura al Giro prodotta dalla Rai. Il soprannome di Berti è “Lo Squalo”, anche se, per sua stessa ammissione, alla voce idoli, sempre dai social, campeggiano i pluri campioni del Mondo Julian Alaphilippe e Peter Sagan. Insomma, tutta la semplicità del caso per vivere al meglio i momenti fuori dal campo, consapevoli del proprio ruolo senza andare mai oltre. Un vero esempio per tutti i bambini che sognano di fare i calciatori da grandi, con gli amici che organizzano il giro in bici della domenica fino allo stadio, giusto qualche chilometro più in là, per poterti vedere sfrecciare tra i grandi della Serie C. Con la certezza che sia solo l’inizio.

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