Calcio C, Cesena: a Sassari solo un gol in 9 partite

Dopo aver battuto il Rimini al Manuzzi, domenica il Cesena cercherà di allungare la propria striscia positiva a Sassari. Non fatevi ingannare: la frase che avete appena letto, attuale anche oggi, risale a 19 anni fa e più precisamente alla prima settimana di aprile dell’anno di grazia 2004, quando il Cavalluccio guidato da Fabrizio Castori aveva appena scritto una delle pagine più entusiasmanti dell’ultimo ventennio: l’epico 3-2 in casa contro il Rimini. Nella giornata successiva all’indimenticabile rimonta sui “cugini”, il menù del Girone A della C1 proponeva al Cesena la trasferta in casa della Torres, a Sassari, in uno degli stadi più inospitali d’Italia per la Romagna bianconera.

Toccare… Ferro

Lo stadio Vanni Sanna, che ha appena tagliato il traguardo dei 100 anni di vita, è un vero e proprio tabù per il Cesena, come dimostra l’ultimo precedente disputato nel 2003-2004, quando la Torres vinse 1-0 con un gol al 94’ del carneade Marco Ferro (nella foto a fianco il tocco ravvicinato a superare Indiveri), che al 75’ aveva sostituito il centravanti titolare Stefano Udassi, oggi presidente del club sardo. Era il 4 aprile 2004 e il Cavalluccio chiuse a Sassari una striscia positiva di 15 risultati utili consecutivi, inaugurata il 23 novembre 2003 al Manuzzi contro il Pisa e terminata in Sardegna dopo la vittoria in casa contro il Rimini. Oggi i risultati positivi consecutivi sono decisamente di meno (4 vittorie e un pareggio per un totale di 5 gare), ma la teoria dei corsi e ricorsi storici spaventa il Cesena. Anche perché, negli Anni Sessanta, quando la sfida contro la Torres era una classica, andò sempre allo stesso modo.

Un solo gol

Dal 1960 al 1968 i due club si sono sfidati per otto campionati consecutivi. Erano i tempi della Serie C semiprofessionistica, una categoria molto simile alla terza serie di oggi per quanto riguardava avversari e trasferte. Curiosamente, anche in una di queste otto stagioni, Torres-Cesena si giocò dopo il derby contro il Rimini. Correva l’anno 1966: il 13 marzo i bianconeri di Matassoni impattarono 0-0 al Romeo Neri e 7 giorni dopo si spostarono a Sassari per incrociare la Torres. Anche quella volta vinsero i sardi, bravi a rimontare con Morosi e Di Stefano il gol del provvisorio vantaggio, sugli sviluppi di un calcio di punizione, realizzato al 10’ da Pierluigi Gabetto, scomparso lo scorso 19 settembre all’età di 80 anni, e figlio di Guglielmo, uno dei campioni dell’invincibile Torino di Superga. Il gol segnato 57 anni fa da Gabetto è a suo modo storico, anche se in quella occasione non servì ad evitare la sconfitta: si tratta infatti dell’unica rete realizzata dal Cesena allo stadio Sanna in 9 precedenti, un campo dove di conseguenza il Cavalluccio non ha mai vinto nei suoi 83 anni di storia. Le prime tre sfide, dal 1960 al 1963, terminarono con tre successi della Torres: 2-0 in occasione del primo precedente del dicembre 1960, nuovamente 2-0 il 13 maggio 1962 e infine 1-0 il 10 febbraio 1963, gara che precedette (guarda un po’) il derby contro il Rimini. Il primo dei tre punti complessivi conquistati al Sanna dal Cesena è datato 29 settembre 1963, quando la Torres fu bloccata dalla squadra di Lucchi sullo 0-0, stesso risultato che maturò l’anno successivo e nella stagione 1967-1968, ultima delle otto gare consecutive disputate negli Anni Sessanta (in mezzo ci sono il già citato 2-1 e l’1-0 del 1966-’67). Poi trascorsero ben 36 anni, quando il Cesena tornò sull’isola con Castori rimediando la sesta sconfitta della sua storia. La palla ora passa a Mimmo Toscano, che dopo 19 anni proverà a riscrivere il finale. Giambattista Vico permettendo.

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