Di sicuro non i più forti, di sicuro i più bravi. I play-off hanno premiato il Lecco e al Cesena restano le ferite economiche di un campionato vissuto puntando dichiaratamente alla B, senza riuscirci.
Passivo di circa 6 milioni
Il Cesena si appresta a chiudere il bilancio al 30 giugno 2023 con un passivo attorno ai 6 milioni. È il prezzo doloroso di un costoso giocattolo che nella stagione sportiva 2022-203 è costato circa 500mila euro al mese.
È finita una stagione sportiva passata a puntare al piano superiore, senza badare a spese e cercando il meglio in tutti i ruoli (tranne uno) mentre al contrario la via dei play-off che ha premiato le cose semplici di una squadra nettamente più debole come il Lecco, che però dal portiere al centravanti ha avuto il collante di quella logica che è mancata al Cesena. Risultati a parte, il finale di stagione non poteva essere peggiore. Al termine di un campionato dove ha speso come per una media Serie B, la società sta arrivando al traguardo dell’iscrizione al campionato di Serie C 2023-2024 non senza momenti di tensione e con parecchio sudore per le ultime scadenze. Basta e avanza per preoccuparsi, figuriamoci se abbinato a contratti come il triennale di Fabio Artico come direttore generale. Una volta che i presidenti torneranno a parlare, potranno spiegare come si concilia un contratto triennale a un dirigente da 75mila euro netti all’anno (con addirittura percentuali sulle cessioni dei giocatori) con la situazione di una società a cui è servita una sofferta volata finale per onorare le ultime scadenze verso l’iscrizione.
Progetti sulla carta
Fin dall’arrivo della nuova proprietà era stata presentata un’idea di stadio Manuzzi come centro di aggregazione per famiglie, con campi da padel che nella più ottimistica delle previsioni dovevano comparire già prima del 7 giugno 2022, il giorno di Italia-Ungheria al Manuzzi. Invece niente.
Tutta colpa della burocrazia italiana? È un fattore che ci avrà messo senza dubbio del suo, ma la burocrazia non è altro che un insieme di regole che ti fa agire e secondo la legge. Un impianto di norme che sarà anche da snellire, ma fare le cose seguendo la burocrazia vuole dire rispettare le regole e vale per tutti.
E i concerti? Nell’ottobre 2022 Jake Puleo di Cesena Entertainment anticipò l’intenzione di una estate 2023 con grandi nomi al Manuzzi, tipo Maneskin, Carlos Santana, Martin Garrix, Black Coffee. Nei sogni c’era un potenziale introito da due milioni di euro e magari un altro sarebbe arrivato dagli sponsor. Non si è visto nulla.
Villa Silvia
C’è poi il progetto dell’ampliamento di Villa Silvia, con l’acquisto di terreni di proprietà della Società Agricola Agri Molise s.r.l., una delle aziende della galassia Amadori. Delimitati da via Cupa e via Settecrociari, i terreni sono fermati da un contratto preliminare con rogito entro ottobre. Nel progetto ci dovrebbero essere almeno 8 campi. Dovrebbero, già. Per ora siamo solo a verbi al condizionale, aspettando i fatti concreti.