L’Antonioli-bis è cominciato con una sessione quotidiana di allenamento che è servita per conoscere il gruppo di un’Imolese che riprenderà in campionato con la Carrarese (arbitrerà Ettore Longo di Cuneo), ovvero l’ultima squadra ad aver perso al Galli.
Il colloquio di lunedì pomeriggio con la coppia Savini-Cammarata ha dato il via al ritorno sulla panchina rossoblù: «Torno perché sono convinto – le parole di Mauro Antonioli – di poter portare a termine la missione della salvezza in un percorso che avevo cominciato e che si era interrotto. Certo, oggi c’è qualche difficoltà in più vista l’attuale classifica: non ci resta che fare più punti possibili da qui alla fine con un gruppo che è per metà diverso da quello di inizio stagione. Conosco tanti dei nuovi avendoli visti ed affrontati in C in questi anni, ho seguito ovviamente le partite dell’Imolese e ho visto una squadra buona che ha le capacità di risalire: il calcio però non è matematica».
Una situazione particolare, quella del ritorno in panchina dopo un esonero che comunque non ha spezzato il filo che legava Antonioli all’Imolese e che ora ha bisogno subito di trovare punti sul campo: «Servirà una sinergia di tante componenti, partendo dalla collaborazione che ci sarà con tutto il gruppo: è chiaro che in questo momento il fattore tempo è importante ma la squadra che ho visto con il Cesena è viva per cui c’è convinzione sul fatto che si possa risolvere la situazione».
Sarà un’Imolese decisamente migliorata e diversa, quella alla quale Antonioli si è presentato ieri così: «Il primo discorso ai ragazzi? Credo in questa squadra e nelle sue capacità di salvarsi, dal primo allenamento e per tutto il campionato voglio vedere lo spirito giusto di una squadra con la mentalità di chi non vuole abbattersi davanti alle difficoltà».
Caratteristiche che permetteranno ad Antonioli di poter valutare anche diversi moduli di gioco, con la sensazione che si partirà comunque dalla difesa a tre: «Un’idea ce la siamo fatta su quelle che sarà l’impostazione ma prima mi confronterò con i giocatori e parlerò individualmente con ciascuno di loro per mettere ognuno nelle condizioni di sfruttare al meglio le loro caratteristiche».
La necessità impellente di fare punti va di pari passo con quella di limitare i danni in difesa, dove i numeri dell’Imolese sono impietosi: per risalire serve vincere e quindi segnare, ma anche cominciare a prendere meno gol. «Le due cose vanno di pari passo – sottolinea Antonioli – perché è vero che questa squadra ha un potenziale offensivo importante ma ci deve essere equilibrio fra le due fasi perché è questo che la C richiede. Serve solidità in un campionato nel quale le giocate individuali fanno la differenza: dovremo essere propositivi perché solo così si possono fare punti ma al tempo stesso non dovremo mai perdere l’equilibrio».
Un equilibrio dal quale partire per risalire, ben sapendo che il primo step deve essere quello di tenere a distanza l’ultimo posto: «Non mi pongo questo obiettivo oggi – sottolinea Antonioli – perché mancano ancora undici partite e possiamo essere noi gli artefici del nostro destino. Adesso pensiamo partita per partita, poi vedremo più avanti se quello di pensare alla posizione play-out sarà una questione da considerare. Adesso dobbiamo pensare che ci sono 33 punti da conquistare».
Dal campo
Come previsto, ieri pomeriggio il giudice sportivo ha squalificato per una giornata il portiere rossoblù Rossi, che domenica a Carrara sarà sostituito probabilmente da Molla. Per il resto nella seduta di lavoro di ieri Mamona e Bertaso hanno lavorato a parte, mentre Camilleri è rimasto a riposo precauzionale per una botta rimediata domenica.