Calcio C, Guiebre: "Rimini è stata la mia prima casa, ma sabato non mi dispiacerebbe fare gol"

Rimini Calcio

Abdoul (per tutti “Abi”) Razack Guiebre domenica sarà un ex di turno. Tre anni a Rimini con tanto di doppia promozione.

La Reggiana dopo due pareggi è tornata alla vittoria contro la Torres e siete balzati in testa. Come sta andando la stagione?

«Come nei piani iniziali, conoscendoci abbiamo trovato più confidenza, sono arrivate le nostre giocate e i risultati. Siamo primi ma non ci montiamo la testa, il campionato è lunghissimo. Dobbiamo mantenere questo ritmo e fare anche qualcosa in più, non mi accontento. Il nostro obiettivo è vincere il campionato ma dipende tutto da noi».

Dopo Rimini è stato a Rieti e Monopoli. A settembre è approdato alla Reggiana in prestito dal Modena. Come si trova in granata?

«Benissimo, adoro i miei compagni e l’allenatore. In attacco mi manca un po’ la concretezza che avevo nella stagione passata ma arriverà anche quella. Giochiamo con il 3-5-2 ma non esistono ruoli prefissati perché ci muoviamo molto, con tanti inserimenti».

Se sfogliamo l’album dei ricordi biancorossi (quasi 100 presenze e 11 reti) cosa le torna in mente?

«Ho vissuto momenti unici, abbiamo vinto due campionati e ci siamo salvati in serie C in una piazza che la considero la mia prima casa. È stato il primo ambiente in cui ho respirato aria di calcio con i tifosi e sarò sempre grato a Rimini per come mi ha accolto. Certo, ero molto giovane, penso di aver fatto bene ma ripensandoci avrei potuto fare anche molto di più. A livello di numeri non sono stato molto prolifico, anche se ho sfornato buone prestazioni».

Un ricordo indelebile?

«Il gol contro l’Imolese e il trionfo in campionato, ma non dimentichiamo neanche il primo posto in Eccellenza. Vincere è sempre bello, in Serie C è stato più difficile ma poi è arrivata la salvezza ai play-out».

In cosa pensa di essere cresciuto maggiormente?

«A livello di gioco, prima ero più istintivo, mi sono sgrezzato e adesso entro in campo con maggiore consapevolezza e fiducia».

Che effetto le fa vestire i panni da ex di turno contro il Rimini?

«Il fatto che sia cambiato tutto non è da sottovalutare perché non è rimasto nessuno che giocava con me. Come ho detto, Rimini è stata la mia prima casa e sono contento di affrontarla anche se l’unico pensiero è la Reggiana».

Che tipo di partita si aspetta?

«Non sarà una partita facile, il Rimini è una buona squadra e non la dobbiamo sottovalutare. Finora ha fatto un buon percorso, noi dopo avere raggiunto il primato, dobbiamo affrontarla come una finale e ci aspetterà una battaglia in cui dovremo dare il massimo».

Che idea si è fatto del Rimini?

«Lotterà per i play-off, non lo considero una sorpresa. E’ una squadra che può fare risultati contro tutti quindi dovremo scendere in campo con la giusta mentalità».

Ha pronto anche lo scherzetto col suo secondo gol in campionato?

«Non dico che spero di segnare proprio contro il Rimini, però ovviamente se capita ben venga».

Si stanno svolgendo i mondiali in Qatar e lei si è tolto la soddisfazione di debuttare con la maglia del Burkina Faso, anche se in altre competizioni. Cosa rappresenta?

«Per me è un sogno, neanche me l’aspettavo, perché sono l’unico che gioca in un campionato di terza serie, a volte mi sento un po’ a disagio ma poi le cose in campo cambiano e imparo tanto. Per stare in un gruppo del genere devi tirare fuori tutte le tue qualità. Ho giocato cinque partite, le ultime a giugno per la qualificazione alla coppa d’Africa contro Capo Verde ed Eswatini».

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