Le settimane lunghe, senza turni infrasettimanali, sono ormai tornate a essere una consuetudine nel campionato di serie D. Una buona notizia sostanzialmente per tutte le squadre, fatta eccezione per il Forlì che è costantemente alle prese con molteplici problemi fisici, anche infortuni pesanti, che mettono in difficoltà le rotazioni di Mattia Graffiedi. Tutto questo mentre domani al Morgagni arriverà l’Aglianese, una delle grandi del campionato.
Tre ko importanti
Ieri sera la società biancorossa ha emesso un comunicato per fare il punto sugli infortuni più delicati. Il più serio riguarda Nico Manara. L’attaccante, dopo aver segnato il gol vittoria contro il Real Forte Querceta, era uscito in lacrime dal campo aiutato dai suoi compagni. Gli esami effettuati hanno dato un esito negativo: rottura del legamento crociato destro, atteso in pochi giorni l’intervento con tempi di recupero previsti tra i cinque-sei mesi e quindi quasi sicuramente stagione finita.
Pesante referto anche per Elia Ballardini (già fuori da un mese) che non tornerà disponibile prima di gennaio. L’infiammazione al ginocchio necessità ancora di tempo per essere assorbita e i tempi di recupero si allungano.
Il terzo infortunio di lunga gittata riguarda Riccardo Ravaioli che si è procurato una lacerazione di 1,5 cm al rene. La sua condizione verrà rivalutata nelle prossime settimane attraverso gli esami del caso. A loro si aggiungono Maini, Pari e Amedeo Ballardini.
Un punto fisso
Chi invece le sta giocando proprio tutte è Giovanni Farneti. Il classe 2004 in prestito dal settore giovanile della Fiorentina, ha preso fiducia e con garra si è ritagliato un posto nel centrocampo del Forlì che per sua stessa conformazione unisce ordine e tecnica a una buona dose di legnate. «Le prime settimane non sono state semplici, giocare poco e doversi conquistare ogni giorno qualcosa non è facile. Sono contento per come sia cresciuta la mia condizione nel corso delle settimane e dalla discreta qualità che riesco a mettere in campo. Ho fatto una scelta coraggiosa, andare a giocare con i grandi, in un campionato come la serie D. Oggi posso dire che i risultati si vedono ed è questa la cosa che mi rende più felice».
Personalità a centrocampo
Nonostante i 18 anni Farneti in campo e fuori parla già da grande, cullando quella che è la sua grande passione. «Sono stato catapultato a Forlì e come quando ero a Firenze, sono in appartamento lontano da casa. Qua le cose si imparano in fretta, c’è da fare tutto in casa, ma anche essere pronti sulle dinamiche di spogliatoio. Intanto la mattina vado a scuola, frequento l’ultimo anno al Liceo Scientifico indirizzo sportivo. Faccio qualche sacrificio, ma in campo voglio sempre dimostrare il mio valore, spingendo a tutta anche alla ricerca del gol».