C'è il boom dell'edilizia, ma mancano i muratori: "Non si trova personale formato"

Cesena

Non solo camerieri e tecnici specializzati. Il bastone tra le ruote alla ripresa dell'edilizia rischia di essere la carenza di muratori e personale qualificato. «Si parla di sblocco dei licenziamenti, ma noi abbiamo problema opposto: non si trova personale formato per far fronte a questo 'violento' aumento della produzione» legato al moltiplicarsi dei cantieri per il Superbonus 110%, conferma il presidente di Ance Emilia-Romagna, Stefano Betti. «Abbiamo bisogno che le imprese ricevano personale di qualità, non solo dal punto di vista della sicurezza, ma anche della qualità della produzione», spiega Betti.


La pandemia e la ripresa


«Abbiamo l'ambizione di diventare attrattivi rispetto a settori che hanno sofferto di più da pandemia: dobbiamo essere in grado di attrarre nuovo personale, ma per farlo dobbiamo formarlo», ammonisce il numero uno regionale di Ance. «Negli ultimi 15 anni abbiamo assistito a una vera e propria emorragia di aziende e di occupati nelle costruzioni. Nel contesto presente siamo un settore attrattivo e in crescita che ha bisogno di manodopera di qualità, che lavori in sicurezza nei tanti cantieri che si apriranno, e in linea con le nuove professionalità richieste dalle imprese e dal mercato», evidenzia. «Il sistema bilaterale nella formazione in edilizia rappresenta un solido punto di riferimento per imprese e lavoratori: la bilateralità in edilizia è prima di tutto cultura delle parti sociali nell'affrontare congiuntamente le sfide ed i problemi. Chiediamo alla Regione di supportare il lavoro e le attività che le scuole edili da sempre portano avanti, anche per fare fronte alla grande domanda di formazione a cui stiamo andando incontro», aggiunge Betti.

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