Burioni a Forlì: "L'unica strada è vaccinarsi"

«Per uscire da questa situazione c’è solo una strada, vaccinarsi. Non si può più discutere vaccino si o vaccino no. Basta, è come continuare a chiedersi se Forli è in Emilia Romagna o in Toscana. È in Emilia Romagna, stop. Possiamo invece domandarci quale decisione politica sia meglio per convincere quei 3 milioni di persone che ancora non hanno scelto la via della vaccinazione». È la risposta di Roberto Burioni, intervenuto alla serata conclusiva della serata della Settimana del Buon Vivere e organizzata da Avis Forlì, al gruppo di contestatori presenti fuori dal San Giacomo. Alcuni “no vax”, infatti, hanno cercato di sabotare l’incontro prenotando alcuni posti all’interno del San Giacomo e fare in modo che la serata fosse un flop. Nei giorni scorsi le forze dell’ordine, in particolare la Digos, ha individuato un furbetto che sotto falso nome aveva prenotato ben 10 sedute che poi sono state rimesse a disposizione dei cittadini. Non si esclude, però, che altri abbiano fatto ciò dal momento che la sala non era piena. «Chi non si vaccina si prende un grosso rischio personale, quello di ammalarsi di Covid – prosegue il virologo –. La scienza ci da una soluzione migliore, non è detto che tra qualche anno il siero possa essere migliorato, ma il Coronavirus c’è oggi. Queste persone non si fidano della scienza e mettono in pericolo la propria vita in nome di un ideale secondo cui 2+2=5 perché la lobby della calcolatrice, invece, dice che il risultato è 4. La vera sorpresa sono proprio i giovani, sono loro che lo fanno per dono quando corrono un rischio molto inferiore rispetto agli adulti. Se lo fanno per uscire la sera? Chiunque si vaccini mi trova d’accordo, non mi importa il perché».