Mancano poco più di due settimane alla settima edizione di “Buongiorno ceramica”, evento nazionale che si tiene ogni anno contemporaneamente nelle oltre 40 città del circuito Aicc, l’associazione che riunisce i comuni italiani di antica tradizione ceramica. Presidente di Aicc è il sindaco Massimo Isola, che anticipa i tratti salienti dell’appuntamento in programma sabato 15 e domenica 16 maggio: «Nel 2020 “Buongiorno ceramica” si è tenuta interamente online. È stata un successo ma quest’anno abbiamo scelto di tornare in presenza. Alcuni eventi, come dibattiti e incontri, resteranno sulle piattaforme digitali, ma il focus principale sarà puntato sulle nostre botteghe, che apriranno le proprie porte alla città».
Le botteghe dei ceramisti a Faenza rappresentano un patrimonio materiale e immateriale che contribuisce a definire l’identità della città: lo si è visto ad esempio durante il periodo natalizio quando si è deciso di riproporre il tradizionale Temporary Shop. La risposta dei faentini è stata positiva e gli acquisti hanno eguagliato i numeri del 2019, a dimostrazione che la domanda di ceramica è ancora alta. Allo stesso tempo, la pandemia e le conseguenti chiusure hanno rappresentato per gli artigiani delle botteghe, al netto delle ovvie difficoltà, anche un momento di pausa utile per sperimentare e ripensare la propria produzione e il proprio modo di rapportarsi con il pubblico.
«Ad un tratto – spiega Martina Scarpa delle Ceramiche Lega, tra le più giovani titolari di bottega a Faenza – abbiamo dovuto pensare a nuove soluzioni per portare la bottega alle persone, il contrario di ciò a cui eravamo abituati. Da qui l’idea, durante il primo lockdown, di distribuire a domicilio panetti di argilla per far giocare i bambini, ma anche gli adulti. Con le nuove chiusure di quest’anno si sono aggiunti anche i tutorial online in cui spiego le modalità di cottura».
Secondo Martina Scarpa, un altro aspetto che andrà approfondito per il futuro delle botteghe post-covid è quello delle collaborazioni con altre realtà: «Non sono mai state troppo sfruttate dai ceramisti – sostiene in proposito – ma credo che uno dei modi per arrivare a più persone possibili sia proprio fare rete. Siamo tutti sulla stessa barca e dobbiamo cercare di aiutarci a vicenda».
Nella città della ceramica per eccellenza, la mancanza degli eventi che costellavano il calendario tradizionale si fa sentire: anche per questo il ritorno in presenza di “Buongiorno Ceramica” è molto atteso. Al momento il programma non è ancora stato definito ma andrà calibrato sulle restrizioni sanitarie: si sa già, ad esempio, che l’Aperitivo del Ceramista non potrà tenersi in piazza Nenni, ma le botteghe venderanno bicchieri in ceramica in abbinamento con una bottiglia di vino o un cocktail. Il punto fermo resta comunque quello anticipato dal sindaco: «Le botteghe saranno protagoniste».