Brisighella, tornano le Feste Medioevali


Compagnia della Forca, Milfo lo buffon giullare, lo mago Abacuc, il gobbo e la strega, Bardomagno e les danseuses de Shehrazade, e poi Storie incredibili di piume, la Dama delle Civette, Fuochi e affini, Clerici vagantes, spettacolari parate, combattimenti, mercati: saranno queste e tante altre, fino a contarne ben 32, le attrazioni protagoniste delle Feste Medioevali in programma sotto i tre colli dal 2 al 5 giugno.
Un glorioso passato
A leggere i contenuti sembra davvero essere tornati alle edizioni d'oro della kermesse storica che negli anni 80, 90 e 2000 fecero tendenza in tutta Italia, furono copiate e ricopiate, lanciando il genere della spettacolarizzazione della storia e attirando fino a 30mila visitatori in una sera.
Proprio dal glorioso passato è partito ieri l'assessore Gian Marco Monti nel presentare la 40ª edizione dalla nascita, avvenuta nel 1980, quando era sindaco Vincenzo Galassini e la direzione artistica fu affidata ad Andrea Vitali.
Quaranta edizioni che però nell'ultimo decennio hanno visto un notevole ridimensionamento rispetto a quanto si era abituati, fino alla cancellazione totale, causa pandemia, nel 2020 e 2021.

Ora la ripartenza vuole essere una rinascita nel segno delle migliori Feste. "L'ambizione - ha detto Monti - è di ripercorrere e ricreare quello straordinario fenomeno, che fu uno dei tre appuntamenti estivi italiani di più grande richiamo in Europa, insieme al Festival di Spoleto e a Santarcangelo dei Teatri, con produzioni autonome e ospiti del calibro di Paolo Poli, Arnoldo Foà, Giorgio Albertazzi, Renzo Montagnani, Carlo Lucarelli, Franco Cardini, oppure la Early music consort di Londra».
Si sarebbero infatti ricreate condizioni ottimali: «Siamo riusciti - ha continuato Monti - a mettere insieme diverse sinergie convergenti sull'iniziativa, coordinata dalla nuova associazione "Contea di Brisichellae et comitatus vallis Hamonis", capitanata da Gianluca Bassi».
Ad affiancare vi saranno l'Associazione Feste Medioevali, la Pro Loco, i Tamburi medioevali e ovviamente il Comune a guida del sindaco Massimiliano Pederzoli.

In primo piano torna pure il famoso titolo dell'edizione, sul quale ogni anno si generava un'attesa viscerale, in quanto messaggero dei contenuti, titolo costituito stavolta da una data, "1413", anno in cui fu fondata la Contea di Brisighella e valle d'Amone.
Tante rievocazioni infatti verteranno su tale anno che chiama in causa anche la schiatta faentina dei Manfredi, la cui voce in capitolo nella vallata è rinomata.
Un ruolo importante sarà affidato alla gastronomia, con hosterie sia nella parte alta del paese (alla rocca) sia in centro storico. Sì perchè l'evento coinvolgerà l'intero panorama del paese: vi saranno cannonate e dimostrazioni di artiglieria campale alla torre dell'orologio, spettacoli interni ed esterni alla rocca e poi mercati, quadri itineranti e stanziali nel borgo. Funzioneranno servizi navetta. Ingresso gratuito fino ai 14 anni, gli adulti pagano 7 euro.

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