Brisighella, dalla Soprintendenza via libera al restauro del teatro Pedrini

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Solo un mese e mezzo fa il sindaco Massimiliano Pederzoli si rammaricava per i tempi della burocrazia che ancora impedivano di procedere spediti verso l’avvio dei lavori per il restauro del teatro Pedrini, progetto per il quale l’Unione della Romagna faentina ottenne nel 2018 un finanziamento da 500mila euro da parte della Regione, mentre il restante mezzo milione sarà coperto dal Comune che nel 2020 ha richiesto un prestito ad hoc.
Oggi la novità è che qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta: «Il via libera della Soprintendenza è finalmente arrivato – annuncia Pederzoli – per cui ora tocca all’Urf predisporre la gara d’appalto entro l’anno, per evitare qualsiasi rischio di perdere il finanziamento».

Sulle tempistiche ancora non ci si sbilancia, ma probabilmente, oltre ai tempi tecnici della gara, «per i lavori servirà un annetto – prosegue il primo cittadino – e forse il teatro potrà riaprire nel 2024». Qualcosa di più rispetto alla stagnazione degli ultimi anni, dove non è stato solo per colpa della pandemia se il progetto sembrava fermo al palo.
Ma c’è altro: l’agenda di Pederzoli in questi giorni è fitta di appuntamenti volti a delineare future collaborazioni del teatro, con una programmazione ancora tenuta segreta ma che viene preannunciata dallo stesso sindaco come una rassegna di qualità: «Se gli incontri andranno a buon fine – dice – potremmo iniziare con qualche anteprima già nei prossimi mesi. Si tratterà di iniziative culturalmente molto qualificate».

Le ultime parole di Pederzoli possono essere ragionevolmente lette anche come una frecciata rivolta a chi l’ha preceduto, l’ex sindaco Davide Missiroli: il confronto a distanza tra i due va avanti dal 2019 e marca una netta contrapposizione proprio sul tema della futura gestione del Pedrini. Missiroli, che spinge per un “Teatro del gusto” in cui integrare percorsi di carattere enogastronomico con produttori e imprese locali, ha recentemente avviato un tavolo di partecipazione tra portatori d’interesse proprio per dare impulso a questa prospettiva.
Ma l’idea non piace all’attuale sindaco, che in proposito non ha mai risparmiato critiche colorite: «Missiroli può fare tutti gli incontri che vuole – afferma – ma noi seguiremo un’altra linea, quella che porterà al Pedrini molto teatro e poca salsiccia. Un gioiello architettonico come il nostro non può essere trasformato in una mangiatoia».
Se davvero si pensa di riaprire il Pedrini nel 2024, anno in cui sotto i tre colli si terranno le prossime elezioni amministrative, il tema del suo uso futuro diventerà sicuramente oggetto di dibattito in campagna elettorale.

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