Brisighella, Collegiata: nuovi timori per le crepe

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La Sagra del Monticino, da oggi in programma sotto i tre colli, per la prima volta si svolge per la parte religiosa senza poter fruire di due importanti chiese da sempre protagoniste nella vita dei brisighellesi: la Collegiata di San Michele e il Santuario mariano sul colle più alto. Entrambi sono chiusi per i noti problemi strutturali sui quali la Diocesi fa il punto. In merito a San Michele «le misure attuate stanno seguendo un principio di priorità – si afferma –: al centro è stata messa la sicurezza delle persone, oltre alla tutela delle opere d’arte contenute». Con la nomina di don Michele Morandi quale amministratore è stata superata la fase di stallo dovuta alla prematura scomparsa di don Elvio Chiari, che in qualche modo può avere inciso sulla prevenzione.

Prima che la situazione precipitasse e le crepe apparse si allargassero, la diocesi già nel mese di febbraio aveva coinvolto lo studio Magaze, l’ing. Marco Peroni e il geologo Stefano Marabini per una valutazione del complesso. Dopo un sopralluogo in aprile gli studi effettuati confermarono che la causa dei dissesti poi ingigantiti era intrinseca alle caratteristiche del sottosuolo: terreni argillosi e asciutti.
Gli interventi emergenziali
«Proprio quegli studi – sostiene la Diocesi –ci fecero sperare in un decorso del dissesto lento e graduale per cui, al tempo, scegliemmo di seguire un piano di lavoro organizzato al fine di ottenere i finanziamenti Cei e del Pnrr». Finanziamenti che poi non sono arrivati, mentre la situazione è peggiorata.
A maggio, giugno e luglio, prima della chiusura vi furono approfondimenti tecnici, coinvolgendo anche la Soprintendenza, che a giugno autorizzò la demolizione del locale tecnico in appoggio alla chiesa dopo la domanda inoltrata ancora nel 2021 da don Elvio. La basilica era monitorata quando con le prime ondate di caldo vi fu l’improvvisa accelerazione del quadro fessurativo: «Il terreno argilloso, vista la siccità e le alte temperature, tendeva a essiccarsi e a diminuire di volume, causando un movimento sensibile degli edifici sovrastanti»
L’avvio dei primi lavori
A oggi sono in produzione gli elementi che costituiranno la fasciatura provvisionale della cappella per un primo intervento di somma urgenza: si prevede il montaggio dal 12 al 19 di questo mese. Inoltre è stato chiesto di procedere alla demolizione dei corpi danneggiati a ridosso della chiesa, necessaria per operare a livello strutturale sul restante edificio. Se il parere sarà favorevole il 26 sono previste le demolizioni.
Monticino
Per Monticino è stato dato incarico ai tecnici di valutare l’intero complesso per attivare specifici interventi.
«Purtroppo - dice la diocesi – il diniego dei finanziamenti Pnrr ha compromesso quanto preventivato, ma ci stiamo predisponendo per partecipare a un nuovo bando alle chiese rurali».

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