Brigate specializzate dal combattimento al supporto alle popolazion

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Ma oggi, cosa sono gli Alpini? Compongono una parte dell’esercito altamente specializzata, con una formazione ben precisa per le attività in montagna. In pratica, lo scopo per il quale sono stati fondati è diventato il loro punto di forza anche nell’era dei militari hi-tech, a tal punto che riescono a volare sulle vette, anche di notte, grazie ad elicotteri specializzati. Oltre al combattimento c’è anche il loro supporto alle popolazioni in caso di emergenze o calamità naturali: visori a infrarossi e notturni permettono loro di individuare i dispersi sepolti nella neve in caso di valanghe.Le sue brigate, attive ancora oggi, hanno fatto la storia del corpo.

La Taurinense

La Taurinense è una delle grandi unità specializzate per il combattimento in montagna. Costituita come Primo raggruppamento alpino nel 1923 prende la denominazione attuale nel 1934. Impiegata nel corso della seconda guerra mondiale sul fronte occidentale e poi in Montenegro, dopo l’armistizio concorre alla formazione della Divisione italiana partigiana Garibaldi. Ricostituita nel 1952, è la prima fra le unità da montagna ad essere alimentata con volontari. Impiegata all’estero a più riprese, è di stanza in Piemonte. Nel 1991 alcuni reparti sono inseriti nel contingente Italfor-Airone a Nord dell’Iraq in missione di soccorso umanitario a favore dei curdi. Dal 14 luglio al 24 agosto 1992 la Brigata partecipa in Sardegna, nel Nuorese, all’operazione Forza Paris. Reparti della Taurinense sono impegnati dal febbraio 1993 al novembre 1994, inquadrati nel contingente Albatros, per l’intervento umanitario dell’Onu in Mozambico nell’ambito della Missione Onumoz. La Brigata interviene ancora, nel corso del 1994, in Sicilia dal 10 marzo al 20 giugno per l’operazione Vespri Siciliani. La Brigata ed i suoi reggimenti sono stati impiegati a più riprese in Bosnia con la Sfor, in Kosovo con Kfor ed in Afghanistan per Isaf. La Brigata è stata impegnata anche in attività di protezione civile. In particolare nell’alluvione del novembre 1994, in Piemonte, è intervenuta nell’alta Val Tanaro per sostenere le popolazioni colpite. E nel settembre 1997, il 9° Reggimento Alpini ha prestato opera di soccorso in occasione del tragico terremoto che ha colpito l’Umbria e le Marche.

La Julia

La Brigata Julia nasce come III raggruppamento alpino nel 1923 e prende la denominazione attuale nel 1934. Impiegata nel 1939 in Albania, rimane lì fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Inviata in Russia, rientra in Italia nel 1943, praticamente decimata. Sciolta a seguito dell’armistizio si ricostituisce nel 1949. Formata da reggimenti alimentati con volontari in ferma e in servizio permanente, è la struttura portante di una grande unità multinazionale, composta anche da repartisloveni eungheresi. La Julia si trova in Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige: è composta da un reparto comando, tre reggimenti d’arma base, uno d'artiglieria, un reggimento genio guastatori ed un reggimento logistico. Tra agosto e settembre 1992 e tra gennaio e marzo 1993, prende parte, con oltre 2000 persone, all’operazione di controllo del territorio Vespri Siciliani. La Brigata, impegnata dall’agosto 1993 nell’operazione Testuggine per il controllo del confine orientale, a ottobre assume anche la responsabilità del contingente italiano che opera con l’Onu in Mozambico, sostituendo la Brigata Alpina Taurinense nella missione Albatros. Rientrata dall’Africa a fine maggio 1994, la Julia prende parte all’operazione Riace per il controllo del territorio in Calabria, dove nel novembre 1994 invia un proprio reggimento su tre battaglioni di formazione. Reggimenti della Brigata sono stati impiegati a più riprese in Bosnia con la Sfor in Kosovo e poi in Afghanistan.

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