Bonaccini su parchi eolici, fusioni fiere e Pnrr per la Romagna

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 "Per fortuna il governo Draghi ha cambiato idea sull'estrazione di gas". L'Emilia-Romagna è "contraria" a trivellazioni per nuovi pozzi e "non è in discussione" la riapertura dei depositi di Rovara nel modenese. "Ma nei pozzi esistenti non si capisce perché sia la Croazia a pompare il metano". Il presidente della Regione Stefano Bonaccini interviene questo pomeriggio da remoto alla presentazione del rapporto sull'economia nel 2021 della Camera di commercio della Romagna. E sottolinea la necessità di "investire" sulle rinnovabili, "decidere sui parchi eolici di Ravenna e di Rimini", di spingere sul fotovoltaico sugli edifici pubblici. Lo scenario dell'anno scorso, affronta i dati economici, "ha superato le previsioni più ottimistiche", con una crescita per le province di Forlì-Cesena e Rimini complessiva del 6,3%, inferiore a quella regionale perché "l'80% dell'economia di Rimini è dato dal turismo" e quello straniero "forse per uno o due anni non tornerà". Con il caro energia e la guerra, le previsioni di crescita del 4% per il 2022 si sono "dimezzate- continua Bonaccini- ma la regione ha un vantaggio perché è tarata sull'export e meno legata di quello che si dice a Russia e Ucraina". Certo, per il comparto ceramica la situazione è "drammatica", tra boom di commesse aziende che chiudono. Per la sanità regionale il caro bollette vale dai 30 ai 40 milioni di euro, continua il presidente, ecco perché serve un "recovery plan sull'energia a livello europeo, anche aumentando il debito, con l'Italia protagonista".

Il Pnrr, cambia tema Bonaccini, per l'Ausl Romagna vale 134 milioni di euro per interventi su ospedali, 20 milioni per l'Infermi di Rimini, case della salute, assistenza domiciliare e acquisto di tecnologie. A cui si aggiungono i 200 milioni per il nuovo ospedale di Cesena. La Regione ha già presentato tutta la progettazione sulla sanità per mezzo miliardo, sull'idrico e irriguo per oltre 330 milioni, per la metropolita leggera di costa. Occorre dunque, chiede, che il governo faccia "chiarezza su alcune missioni e garantisca grandi investimenti". Con i fondi europei 2021-2027, chiosa. ci saranno altre tre miliardi di euro per imprese, Comuni e Università. "Se la data del 2026 per il Pnrr sarà prorogata di anno non lo so, forse è possibile, ma intanto facciamo bene i compiti", conclude Bonaccini invitando gli imprenditori a "spingere" per le fusione delle Fiere di Rimini e di Bologna, anche perchè tra Parma e Milano si punta a "lavorare insieme: per aumentare la forza del territorio occorre andare verso le aggregazioni". E se poi, dopo covid e guerra arrivassero anche i marziani, sorride, "noi emiliano-romagnoli saremmo pronti anche a investire sul nuovo pianeta".

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