Bonaccini: "Da Draghi parole importanti sul caro-bollette"

Cesena

Oggi a Genova il premier Mario Draghi ha annunciato "un intervento di ampia portata contro il caro bollette. Non dimentichiamo le famiglie in difficoltà per l'aumento dei prezzi dell'energia".

Le reazioni in Emilia-Romagna

 "Prima di dire che sono soddisfatto aspetto di vedere. Certamente l'annuncio del premier credo sia importante: se Draghi annuncia, di solito poi è abituato anche a fare. Vedremo, quindi". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commenta l'annuncio di Draghi.

"Pur stando molto attenti agli scostamenti, perché l'Italia ha già un debito molto alto, credo che l'Unione Europea avrebbe dovuto e dovrebbe mettere in campo un intervento, un po' come per i vaccini a debito, per arginare l'aumento delle bollette e dei prezzi. La definisco l'altra emergenza, oltre alla pandemia, perché proprio come quest'ultima colpisce tutti trasversalmente. L'Italia ci è arrivata poco preparata, va detto, e adesso bisogna spingere sulla transizione ecologica. Ma certo adesso - insiste Bonaccini allargando il raggio a livello internazionale- bisogna mettere a disposizione miliardi di euro, a partire dalle famiglie più in difficoltà. Anche per scongiurare il rischio di una frenata del Pil.

"Grande soddisfazione" dunque, rimarca il governatore, per le parole di Draghi, "ne valuteremo gli effetti, augurandoci che la speculazione che monta termini il prima possibile. Credo sia opportuno un nuovo intervento del Governo, anche perché la Regione può fare poco da questo punto di vista, seppur a breve presenteremo un piano energetico che, tra l'altro, aumenterà tantissimo le energie rinnovabili a partire dal fotovoltaico. Che non va insediato tra le produzioni agricole, ma in edifici pubblici e privati, in aree dismesse o in degrado. Vogliamo spingere come non si è mai fatto".

"Potenziare la Tap"

E, più in generale, rilancia il presidente dell'Emilia-Romagna, " bisogna potenziare la Tap, che oggi vede favorevoli anche quelli che erano contrari, così come sono d'accordo con Romano Prodi sul tema delle concessioni sui pozzi della Croazia: in una fase straordinaria come questa, anche i nostri, che si trovano a pochi chilometri, dovrebbero conoscere un aumento della produzione del gas, del metano in particolare, per arginare prezzi oggi insostenibili".

Ma insiste Bonaccini pensando all'industria regionale: "In Emilia-Romagna, a differenza che nel resto d'Italia, sentiamo il dramma nel settore ceramico, che è energivoro, visto che il 91% dell'intera produzione del comparto si trova qui. Ci sono ordini che non si vedevano da anni e anni, ma si rischia in diversi casi di dover fermare la produzione, addirittura. È una cosa davvero surreale. E siamo inoltre la regione più manifatturiera d'Italia, per non parlare di ristorazione, commercio, impianti sportivi pubblici e privati di cui ho incontrato tanti gestori, che rischiano la chiusura. Cito anche i circoli di aggregazione sociale, di volontariato".

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