Bologna, mostra su Ilario Fioravanti a Santa Maria della Vita

Ilario Fioravanti. Epifanie del dolore e della gioia è il titolo della mostra che si apre oggi a Santa Maria della Vita, Bologna. Fa parte del più ampio progetto 1922-2022 Fioravanti 100! che dallo scorso anno celebra con un calendario di eventi diffusi il centenario della nascita dello scultore cesenate. La mostra è curata dall’architetta Marisa Zattini, fondatrice del Vicolo di Cesena. Una scelta non casuale, quella del complesso bolognese che ospita il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dall’Arca: il percorso espositivo, che si sviluppa nelle sale dell’oratorio e del museo adiacenti alla chiesa, apre un dialogo tra il capolavoro quattrocentesco e il Compianto realizzato da Fioravanti nel 1985, uno dei tre che egli plasmò nel corso della sua carriera, abitualmente ospitato al Suffragio di Longiano e oggi esposto a Bologna. Un compianto tradizionale che nella sua produzione si affianca a quello laico delle Putaske (esposto ora a Faenza nella chiesa sconsacrata di Santa Maria dell'Angelo), le donne di strada che circondano la figura del Cristo morto, simbolo di uguaglianza e rispetto sacro per ogni creatura, e a quello delle Maddalene, radunate attorno al Cristo modellato nell’estate del 2007. Il Compianto del 1985 è allestito nell’oratorio assieme alle quattro Maddalene (1982) e ad alcune gigantografie di disegni preparatori selezionati dai diari dell’artista. Nella sala precedente, una selezione di opere dal tema sacro introduce al corpus della mostra: una Via Crucis (1982) inedita, in terracotta ingobbiata e incisa, proveniente dalla collezione del vescovo di Cesena Douglas Regattieri e, a completamento, Il bacio di Giuda (1995), La Veronica (1989), Il miracolo del pane e dei pesci (2003) ed Effeta (2003).

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