Bologna diventa capitale del meteo europeo

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Il più grande archivio al mondo di dati numerici di previsione del tempo si trasferirà a Bologna. Il Capoluogo emiliano-romagnolo sarà la sede, probabilmente per i prossimi trent’anni, del Data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF). Un grande riconoscimento e un’ottima opportunità per la città e la regione.

Tra le finalità di questo organismo intergovernativo ci sono quella di sviluppare metodi numerici per le previsioni meteorologiche a medio raggio, di preparare le previsioni meteorologiche a medio raggio per la distribuzione agli Stati membri, di sviluppare ricerca scientifica e tecnica rivolta al miglioramento di queste previsioni e di raccogliere e conservare i dati meteorologici.

Il progetto del nuovo Data Center sarà realizzato nell’area del Tecnopolo di Bologna, all’ex Manifattura Tabacchi, di proprietà della Regione Emilia-Romagna. Si prevede di assegnare al Centro dati dell’ECMWF un’area di 9mila metri quadri, compresa la zona per i supercomputer al piano terra e per gli uffici. In caso di future necessità, vi è inoltre la possibilità di un ulteriore ampliamento di altri 6mila metri quadri e dai 5mila ai 20mila metri quadri in più per gli uffici e per ulteriori attività di ricerca collegate all’uso del data center.

Bologna, candidata dal Governo italiano su progetto della Regione Emilia-Romagna con il supporto di importanti istituzioni e agenzie italiane operanti nel settore, ha avuto la meglio su sei città europee: Exeter (Uk), Slough (Uk), Lussemburgo, Espoo (Finlandia), Akureyri (Islanda) e Reading stessa, la città inglese che è stata finora la sede del Data Center.

Un punto di forza della candidatura italiana, oltre all’eccellente qualità della vita che caratterizza Bologna e, in generale, tutta l’Emilia-Romagna, è stato rappresentato dalle rilevanti opportunità di sinergie tecnico-scientifiche che si potranno realizzare a Bologna tra l’ECMWF e i numerosi centri di ricerca (e non solo) presenti sul territorio regionale e nazionale. Il costante processo di crescita tecnologica e delle infrastrutture, ha portato anche a un incremento costante a livello regionale delle competenze in materia di calcolo ad elevate prestazioni, big data, metodologie computazionali. In Emilia-Romagna si trova attualmente infatti una delle più importanti comunità europee operanti in questi ambiti, che conta oltre 1700 ricercatori, circa 100 eventi internazionali organizzati e 60 iniziative di istruzione superiore in tale ambito. In particolare, grande importanza hanno le attività sviluppate in regione in materia di “big data per l’ambiente e l’energia” e “big data per il cambiamento climatico”, con numerosissimi progetti nazionali ed europei vinti da soggetti regionali, come università, centri di ricerca e imprese emiliano-romagnole.

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