Bologna consegna il Nettuno d'Oro a Gianni Morandi

BOLOGNA. Un atto istituzionale, ma non solo: "Siamo molto contenti di poterti dare il Nettuno d'oro perché ti vogliamo bene, al di là delle questioni formali questo è un gesto di amicizia e di affetto nei tuoi confronti che credo tutti i bolognesi oggi ti vorrebbero dare". Lo dichiara il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, consegnando oggi il riconoscimento dell'amministrazione a Gianni Morandi.
Lepore ringrazia anche il cantante per aver partecipato alla fiaccolata contro la guerra che si è svolta venerdì in piazza Maggiore: "Il fatto che tu sia venuto di fronte a 10.000 persone a cantare per la pace non è solo un grande gesto di umanità ma anche un gesto politico importante. Come ha detto il cardinale Matteo Zuppi da quel palco, essere in piazza significava prendere parte, non essere di parte. Scegliere di essere accanto ad un popolo che in questo momento soffre per l'invasione". Del resto, se anche le generazioni più recenti che tengono "a certi valori e idee- continua il sindaco- ancora si emozionano con le tue canzoni, è perché hai seminato bene e l'hai fatto in un modo forse ancora più popolare di quelli che si consideravano impegnati". Morandi, poi, chiama al microfono il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, scherzando sulle sue origini modenesi e la rivalità con Bologna: "La secchia rapita non si sa com'è andata a finire e non si sa ancora se il tortellino modenese è migliore di quello bolognese". Ma Lepore si mette di mezzo: "No, no, quello si sa...". E Bonaccini sta al gioco: "Quando sono nel modenese o nel bolognese, devo stare attento a non offendere qualche sensibilità. Diciamo che abbiamo la fortuna di essere in Emilia-Romagna, l'unica regione al mondo che porta il nome di una strada".
Questa caratteristica dell'Emilia-Romagna parla dunque di "viaggio, arrivo, partenza e accoglienza", sottolinea Bonaccini: "Valori che tu rappresenti molto bene", afferma il governatore complimentandosi con Morandi. Bonaccini, inoltre, plaude anche alla scelta di intitolare a la tettoia Nervi della Bolognina a Lucio Dalla, altro artista "dai valori importanti come i tuoi", afferma il presidente rivolgendosi a Morandi. Dunque, l'idea di dedicargli una piazza "in quel luogo, in quel contesto- conclude Bonaccini- credo sia un altro bellissimo messaggio che viene tramandato al futuro".

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