Se un morto non basta per intervenire

Rimini

Un morto non è bastato. Si chiamava Armin Alber e aveva 17 anni. Poco prima dell’alba del 17 agosto del 2014 stava attraversando la strada statale Adriatica dopo avere trascorso la nottata all’Altro Mondo Studios di Miramare. Era ancora buio quando un’auto lo ha centrato in pieno e lo ha ucciso.

Da allora, sono passati quasi quattro anni, non è cambiato nulla. Centinaia di giovani lasciano la macchina sul ciglio della strada a ridosso della recinzione dell’aeroporto. Il cartello di divieto c’è ma quasi nessuno sembra farci caso. A quasi nessuno appare evidente il pericolo che si corre attraversando la statale in piena notte, soprattutto all’uscita dalla discoteca, complici la stanchezza, magari qualche bicchiere di troppo, l’illuminazione pubblica che in quel punto è modesta. Bastava transitare di fronte all’Ams la notte tra Pasqua e Pasquetta: chi ha percorso l’Adriatica si è ritrovato a fare lo slalom tra gli ubriachi.


Si può continuare a fare finta di nulla, archiviando nel dimenticatoio la morte di quel ragazzino dalla provincia di Bolzano che all’Altro Mondo Studios ci era andato soltanto per divertirsi e rischiando che altri ragazzi vadano incontro alla stessa sorte? La responsabilità è ovviamente di chi parcheggia in divieto e attraversa la statale a proprio rischio ma possibile che non si possa trovare una soluzione per la sicurezza di chi va a ballare e anche di chi si trova a transitare lungo l’Adriatica?


Sarebbe auspicabile un pattugliamento di vigili urbani o polizia stradale, le multe darebbero un segnale, ma probabilmente non sarebbe risolutivo perché per ovvie ragioni non si può chiedere alle forze dell’ordine un presidio fisso all’esterno di un locale privato. In altre zone della provincia, in ragione della responsabilità sociale del gestore, le amministrazioni comunali hanno chiesto (e di fatto imposto) ai titolari dell’impresa di ingaggiare delle guardie giurate per impedire schiamazzi notturni e danneggiamenti causati da stato di ebbrezza.

Tenuto conto che l’Altro Mondo Studios un parcheggio adeguato alla capienza della discoteca non ce l’ha, questa potrebbe essere una soluzione: guardie giurate che impediscono di sostare sulla Statale e indirizzano i ragazzi verso idonee aree di parcheggio, avendo presente che anche la parallela via Losanna (ora a quattro corsie) non può essere considerata tale. E’ un’idea, Comune di Rimini e gestori dell’Ams possono metterne in pratica altre, purché utili a risolvere il problema, possibilmente non attendendo altri quattro anni, meglio se entro il prossimo week end.

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