Billy Wilder "suona" alla Sagra

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“Scandalo internazionale”, “Quando la moglie è in vacanza” e “A qualcuno piace caldo”, poi “Viale del tramonto”, “Sabrina”, e ancora “Prima pagina”… sono solo alcuni dei tanti e straordinari film con cui Billy Wilder ha fatto la storia del cinema. È a lui, al grande regista e sceneggiatore, che tutti riconoscono come il padre della commedia brillante americana, autore di dialoghi indimenticabili e dai tempi impeccabili, che è dedicato l’appuntamento di questa sera con la Sagra musicale malatestiana. In un intreccio di musica e parola e, appunto, cinema che dà vita allo spettacolo originale messo in scena da Il Ruggiero, ovvero dal sodalizio artistico che da trent’anni (creato nel 1993 a Bologna) lega in un’unica progettualità Emanuela Marcante e Daniele Tonini. Del resto, il lavoro sulla narrazione e la messa in scena di storie e testi attraverso voce, musica e arti visive è da sempre alla base dei lavori che lo stesso Ruggiero ha portato in tutta Europa e in America. Così come uno dei fili conduttori che spesso emerge nelle sue narrazioni è quello della cultura ebraica. Infatti, anche questo “Dedicato a Billy Wilder. Il cuore, la mente, gli occhi di un ebreo errante”, in scena al Teatro degli Atti, non possono non emergere la memoria e la nostalgia delle origini ebraiche che hanno attraversato come un segno carsico la parabola artistica del regista americano: simbolo dell’americanissima Hollywood dove approda da esule in fuga da un’Europa stretta nella morsa nazista degli anni Trenta. Dalla natia Galizia, studia a Vienna dove è giornalista per poi ben presto diventare uomo di cinema nel fertile clima della Berlino di Weimar, ma firma la prima regia a Parigi, prima di approdare nel Nuovo mondo, mentre la sua famiglia viene spazzata via dalla Shoah.

Allora, sulle tracce del suo genio e del suo profondo legame con il mondo ebraico, Marcante e Tonini – insieme voci recitanti, canto, flauto e pianoforte – ripercorrono le tappe fondamentali dell’“errare” artistico di Wilder, con le musiche di Friedrick Hollaender e Irving Berlin, muovendosi attorno alla storia di uno dei suoi personaggi, C.C. Baxter/Jack Lemmon, in “L’appartamento”, un vero “ebreo errante” calato nelle contraddizioni tra la memoria dei propri valori e la sopravvivenza materiale, tra l’alienazione della produzione moderna e il senso del dovere etico della propria umanità. Interrogandosi su un mondo culturale, quello ebraico, che vittima di una folle volontà di annientamento divenne invece sempre più vivo e prolifico di capolavori e di ispirazione.

Lo spettacolo inizia alle 21.

Info: 0541 793811 oppure
sagramusicalemalatestiana.it

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