Bff, omaggio alla Carrà e premi a Pupi Avati e Silvio Orlando

Per le 39 primavere del Bellaria film festival – nato nel 1983 come vetrina del cinema indipendente italiano con i direttori artistici Enrico Ghezzi, Morando Morandini, Gianni Volpi, e dopo varie metamorfosi virato al documentario – confermata la formula delle ultime edizioni con il concorso in due sezioni, Bei doc e Bei young (under 30), Premio alla carriera e Premio “Una vita da film”, omaggi e momenti di formazione e incontro.

La direzione artistica affidata a Marcello Corvino, con l’organizzazione della cooperativa Le Macchine Celibi, ha svelato ieri il programma di una edizione, in programma dal 22 al 26 settembre, che sarà preceduta l’11 settembre da una anteprima dal sapore affettuosamente local, quando verrà presentato al cinema teatro Astra il documentario fuori concorso Roby Puma. L’artista tremendo diretto da Alessio Fattori. Un film dedicato a Roberto Zanzani alias Roby Puma. Scomparso nel 2015, Roby Puma è stato un personaggio molto noto tra i bellariesi e l’affetto nei suoi confronti da parte di chi lo aveva conosciuto e amato pare rimasto intatto, se non (finalmente) accresciuto. Era a suo modo un artista. Per Vinicio Capossela, divenuto suo amico, Roby Puma era «un artista iconoclasta» e rappresentava «la purezza di chi non è toccato dalla convenzione».

Ma veniamo agli omaggi. Non poteva mancare quello a Raffaella Carrà, scomparsa lo scorso 5 luglio. Sarà dedicata a lei l’intera serata del 25 settembre, al cinema Astra. In arte Carrà, l’evento d’apertura, con la partecipazione di Giorgio Comaschi che con la Raffa aveva lavorato (Carramba che sorpresa) e ne era divenuto grande amico, e con il direttore del gruppo QN Quotidiano Nazionale Michele Brambilla. A seguire, sarà proiettato il film FF.SS. Cioè:... che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene? (1983) diretto da Renzo Arbore, in cui Carrà compare assieme ad altri personaggi famosi.

In occasione dei 100 anni dalla nascita, Bff rende omaggio anche al musicista e compositore argentino Astor Piazzolla con il docufilm del 2018 Piazzolla. La rivoluzione del tango di Daniel Rosenfeld (24 settembre, ore 21) che sarà presente insieme al regista Carlos Branca.

Il Premio alla carriera di quest’anno andrà invece al regista Pupi Avati che sarà al Bellaria film festival con il suo ultimo film Lei mi parla ancora, tratto dal romanzo autobiografico di Giuseppe Sgarbi, padre di Vittorio ed Elisabetta, girato in piena pandemia, con Renato Pozzetto e Stefania Sandrelli nei panni dei coniugi Sgarbi. Il film sarà proiettato il 26 settembre insieme a un altro titolo del regista emiliano, Il papà di Giovanna (2008), con protagonisti Silvio Orlando e Alba Rohrwacher.

A Silvio Orlando – che per la sua interpretazione nella pellicola ha vinto la Coppa Volpi a Venezia – il Bellaria film festival assegnerà quest’anno il Premio Una vita da film. Grande interprete del cinema italiano, reso celebre agli esordi dal ruolo nel film Il portaborse di Lucchetti, al fianco di Nanni Moretti per il quale è stato anche attore in Palombella rossa, in Aprile e La stanza del figlio, negli ultimi anni esemplare è stata la sua interpretazione nelle serie tv The young pope e The new pope di Paolo Sorrentino. Orlando fu anche ospite di una lontana edizione del festival bellariese.

Venendo ai concorsi, sono 27 i film in gara che verranno giudicati da una giuria presieduta anche quest’anno da Moni Ovadia, nelle due sezioni Bei doc, aperta a tutti i documentari di qualsiasi formato prodotti dal 1° gennaio 2020, e Bei young doc, rivolta invece ai giovani documentaristi under 30.

Tra i film fuori concorso, da segnalare il 23 settembre la proiezione del documentario del 2008 Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi, che ripercorre la nascita del movimento femminista nell’Italia degli anni 70 affidandosi alle storie di tre donne appartenenti ad ambienti sociali e culturali diversi.

Tra gli incontri di approfondimento sul mondo del cinema, che si terranno al Palazzo del Turismo, il 22 settembre si parlerà insieme al responsabile dell’Emilia-Romagna Film Commission, Fabio Abagnato, de Il documentario: diritto allo sfruttamento.

In collaborazione con la start up Approdi Diversi gli incontri per imparare a muoversi nel mondo del cinema e del documentario. Si parlerà di Restauro delle pellicole cinematografiche il 23 settembre nel workshop di Elena Tammaccaro, vicedirettrice all’Immagine Ritrovata, mentre il 24 settembre ci sarà il talk Tra visibile e invisibile: lo scorrere dell’acqua e del cinema del critico Luciano Barisoni.

Tornano le lezioni di cinema di Roy Menarini il 25 settembre con La cinefilia. Come è cambiato l’amore per il cinema dal muto allo streaming, seguito il 26 settembre dal focus What a pitch! sulla partecipazione a mercati di coproduzione e pitching.

Il Bff è promosso da Regione Emilia-Romagna, Comune di Bellaria-Igea Marina e RomagnaBanca. Proiezioni ed eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Per i workshop è necessario prenotarsi scrivendo a info@bellariafilmfestival.org.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui