Beni per 9 milioni di euro confiscati a imprenditrice misanese

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Una villa di lusso con piscina in via della Camilluccia, già posta sotto sequestro in passato dai Carabinieri della Compagnia di Riccione. È uno dei beni principali beni assieme ad appartamenti, garage terreni e compendi aziendali di società operanti nei settori immobiliare e del commercio all'ingrosso di materie plastiche, per cui il Tribunale di Reggio Emilia ha disposto la confisca. I beni - del valore di nove milioni, sparsi tra le province di Rimini, Milano, Rimini, Modena, Padova e Reggio Emilia- risultano intestati o riconducibili a società e alla 65enne imprenditrice Patrizia Gianferrari: originaria di Sassuolo (Modena) ha fatto per lungo tempo di Misano Adriatico la sua seconda casa anche se la residenza anagrafica ufficiale è quella nel comune reggiano di Castellarano. La donna, al momento agli arresti domiciliari in una casa di cura in provincia di Como, dal 1989 è stata ininterrottamente coinvolta in diverse vicende penali, riportando numerose condanne definitive per reati di natura economico-finanziaria, contro il patrimonio, l’economia e la fede pubblica (estorsione, minaccia, calunnia, falso ideologico e materiale, evasione ed elusione fiscale, truffa, bancarotta fraudolenta, anche con il ricorso a fatture per operazioni inesistenti), commessi anche in forma associativa tra l'Emilia-Romagna, la Lombardia, il Veneto, la Toscana e l'Umbria.

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