Bellaria, picchiarono mamma e figli: condannata gang di balordi

La violenza della loro azione criminale, l’episodio più cruento avvenuto a cavallo di Ferragosto del 2019 contro una mamma ed i due figli, aveva talmente indignato il sindaco Filippo Giorgetti, da offrire una vacanza gratis alla famiglia di turisti comaschi. Ieri il tribunale, presidente Sonia Pasini, ha condannato quattro dei dieci componenti della gang di balordi composta in gran parte da bellariesi di seconda generazione. Le pene più severe, due anni e 3 mesi di reclusione per rapina in concorso, sono state inflitte ad 23enne e un 31enne. Un anno e 14 mesi, rispettivamente, le condanne per lesioni che si sono abbattute su un 24enne e sul più giovane della banda, 20 anni ancora da compiere. La famiglia vittima dell’agguato è stata assistita dagli avvocati Nicoletta Gagliani e Alessandro Pierotti.


L’agguato


Sfondo dell’aggressione la sera del 16 agosto, viale Mar Adriatico. La famiglia, che risiede in provincia di Como, è in vacanza da qualche giorno per godersi le ferie in tranquillità. I due adolescenti, 18 e 15 anni, studenti, vanno in giro assieme e prima di rientrare decidono di regalarsi un bombolone caldo nella pasticceria più vicina all’appartamento estivo dove li aspetta la mamma. È lei, ancora sveglia in attesa del ritorno dei figli, che li sente e gridare, capisce che sta accadendo qualcosa e quindi si precipita in strada aiutarli. Quando ci mette piede vede i ragazzi accerchiati, provocati e aggrediti da una banda composta in gran parte da giovani smaniosi di menare le mani. Per attaccare briga avevano usato una delle scuse più classiche. «Hai una sigaretta?» avevano chiesto al diciottenne. Quando lui risponde “no”, iniziano gli spintoni, poi le botte. Un cazzotto in faccia spacca il naso al maggiore (trenta giorni di prognosi), ma anche il quindicenne era stato colpito (8 giorni). L’aggressione non si ferma neppure quando arriva la madre che cerca di fermare il branco: il referto dei medici del pronto soccorso parla di lesioni giudicate guaribili in sei giorni. Nel parapiglia sparisce anche il portafoglio di uno giovani comaschi. All’interno solo pochi spiccioli, ma sufficienti a rimediare la condanna per rapina.

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