Se è vero che cittadini disagiati, poveri o ammalati perdono la loro dignità, sancita da diritti fondamentali e universali, allora per tutelare le nostre comunità è indispensabile agire concretamente per promuovere il benessere psico-fisico e sociale del singolo. Mossi da questa considerazione si è riunito, a Bellaria Igea Marina, un gruppo eterogeneo di cittadini, fondando, lo scorso 11 marzo, l’Associazione per la Donazione di Organi e il dono Biologico in Romagna (Adob Romagna).
“Il dono volontario, libero e consapevole di diverse parti del corpo, che abbiamo definito Dono Biologico – dice Giorgia Brugnettini, imprenditrice e Presidente di ADOB Romagna – risponde sia al principio di tutela del benessere psico-fisico e sociale dei singoli cittadini in condizioni di disagio, sia alla necessità di mantenere alto il livello di espressione della responsabilità e reciprocità sociale che, in base ai principi di solidarietà, vede le persone e le comunità coinvolte verso un unico obiettivo: il benessere di tutti”.
Quindi non solo la promessa di donare, al termine della vita terrena, gli organi e i tessuti a scopo di trapianto terapeutico, non solo la donazione di sangue ed emoderivati o di midollo osseo, ma anche la donazione di nutrienti (latte materno), capelli e porzioni di organi “di risulta” a seguito di interventi chirurgici. “È indispensabile – conclude Giorgia Brugnettini – che il Dono Biologico resti libero, volontario, consapevole e informato e non remunerato sia in forma diretta sia in forma indiretta; tutelare con ogni mezzo possibile e senza discriminazioni la libertà personale e i diritti dei donatori e potenziali donatori, dei riceventi o potenziali riceventi e delle loro famiglie; verificare, puntualmente e costantemente, la corretta applicazione di tutte le norme di legge vigenti in materia promuovendo anche l’emanazione di nuove leggi e regolamenti; contrastare, anche con l’aiuto delle Forze dell’Ordine, ogni forma di informazione ingannevole in materia di Dono Biologico; co-programmare e co-progettare in stretta collaborazione con le istituzioni e i professionisti del settore sanitario tutte le azioni di formazione e informazioni necessarie per far crescere la cultura della donazione operando nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei luoghi di culto e di aggregazione sociale.”