Bellaria, l'incubo del Bar Ciao: 4 furti in pochi mesi

Sfondano la vetrina con un’auto e saccheggiano il bar, è ora caccia ai ladri. È successo giovedì notte a Igea Marina, qualche minuto prima che scoccasse la mezzanotte e mezzo. Nel mirino dei malviventi è finito il bar “Ciao 90” aperto 32 anni fa in via Teano 20.

Oltre al danno la beffa

Alcuni malintenzionati, ancora da identificare, hanno sfondato non una, ma due vetrate, lanciandosi a tutta birra contro l’anti ingresso del locale a bordo di una macchina scura. «Avevamo chiuso verso le 22.30 – spiega la famiglia Dolci al timone del bar da due generazioni – e ci eravamo già coricati. L’allarme è scattato subito, ma prima che giungesse la sorveglianza la cassa era già stata ripulita e i malviventi fuggiti facendo perdere le proprie tracce. La cifra trafugata? Ammonta all’incirca a 350 euro, ma dobbiamo ancora verificare gli ultimi riscontri». A intervenire sul posto nottetempo, oltre ai proprietari svegliati di soprassalto, anche i carabinieri di Rimini, a cui in mattinata sono subentrati quelli della locale stazione di Bellaria per ulteriori rilievi.

«Le telecamere hanno inquadrato l’auto, di cui purtroppo non è visibile la targa – sospirano i titolari – mentre i sensori interni stavolta non saranno di grande aiuto. L’unica fortuna è che, messi sotto pressione dal martellare dell’allarme che ha svegliato mezzo quartiere, i ladri sono scappati in fretta e fuori senza portar via le sigarette, né i gratta e vinci, né tantomeno gli alcolici in bella vista sugli scaffali. E c’è da accontentarsi, nonostante gli ingenti danni subiti, visto che solo l’anno scorso sono stati messi a segno tre colpi in sequenza, ricordano, l’ultimo dei quali all’approssimarsi delle feste natalizie.

Quarto atto

«Tant’è vero che – fanno notare con un sorriso amaro – ora portiamo via i gratta e vinci più costosi e abbiamo salvato le foto dei nuovi danni sotto il nome di “Quarta” come fosse l’ennesimo tempo di un brutto film». Non resta che fare la conta dei danni: oltre alle vetrate, per cui sono in attesa di un preventivo, sono inclusi anche diversi tavolini travolti dalla folle corsa del veicolo con le rispettive sedie. E nell’attesa del proseguimento delle indagini, allargano le braccia, non resta che attendere il falegname, mentre si raccolgono frammenti di vetro schizzati ovunque. «Di certo il negozio non può restare spalancato da una voragine e per serrarlo servirà una barriera temporanea fatta con tavole di legno», osservano. Se non altro, a esprimere solidarietà a una delle pochissime attività aperte tutto l’anno hanno provveduto clientela e cittadini fin dalle prime ore del mattino.

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