Un bellariese tra i migliori chef del Dorset: «E adesso punto alla stella Michelin»

Bellariese, classe 1972, si chiama Giuseppe Vannucci ed è appena stato insignito della Rosetta, il premio che nel Regno Unito, dove vive dal 2003, equivale alla stella Michelin. Il suo locale nel Dorset, battezzato “Al Molo”, è tra i più apprezzati oltremanica e la sua cucina si focalizza su ricette romagnole.
Un pieno di successi
Non dimenticherà con facilità il 2024 lo chef Giuseppe Vannucci originario della Cagnona. Dopo il diploma all’alberghiero riminese e aver affinato la sua esperienza in tutta la Romagna, nel 2003 si decide a trasferirsi Oltremanica con 300 euro in tasca e da allora continua a mietere successi. La conquista del Regno Unito è partita da Londra, in zona Oxford Circus Drupe, dove verso il 2013 ha aperto il suo primo ristorante: Bellaria Restaurant, seguito da Bacco e un wine bar, il Tim’s Kitchen.
Poi lo spostamento sulla costa est in cerca di ritmi meno caotici per dedicarsi ad altri locali. Quello che guida, al momento, sorge a Dorchester «in un palazzo seicentesco che - racconta lo chef - non solo è protetto dalle Belle arti ma secondo leggende locali, infestato da spettri. Ad abitarlo in passato rendendolo degno di avventure controverse, è stato per l’appunto un corrotto personaggio, noto nella contea del Dorset come Judge Jeffrey».
In arrivo l’ispezione Michelin
Un locale, il suo, che si è aggiudicato due importanti premi locali, ma soprattutto la Rosetta. «Un grande traguardo per me - riconosce lo chef - ma non è finita qui perché a breve dovrei ricevere anche la visita Michelin che sarebbe, è il caso di dirlo, la classica ciliegina sulla torta».
A completare il quadro ci pensa Tripadvisor che, come precisa ancora, piazza il suo locale quinto nella classifica assoluta del Dorset e secondo come ristorante italiano. Lungi dal riposare sugli allori, Vannucci si concentra sulla quotidianità, senza nascondere sogni nel cassetto «ma – come confessa – cercando di perfezionare al massimo quello che faccio». Le prenotazioni, intanto, continuano a fioccare e chi volesse riservare un tavolo da lui dovrà armarsi di pazienza e aspettare mesi.
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