Padel mania a Bellaria: cinque campi vicino allo stadio

Cinque campi fra tennis e padel in zona stadio. È carico di novità urbanistiche l’ordine del giorno del consiglio comunale, in calendario giovedì, a Bellaria Igea Marina. A partire dalle 16.15 si affronterà l’istanza di convenzione per la realizzazione di strutture sportive in via Belvedere, vicino allo stadio, dove alcuni privati arricchiranno l’offerta sportiva della città. In attesa dell’autorizzazione alla stipula, l’assessore all’urbanistica, Michele Neri, fornisce alcuni dettagli. «Si profila la possibilità di costruire 5 cinque campi: due da tennis e tre da padel». Uno scenario che, auspica, dovrebbe spegnere le polemiche dell’opposizione scoppiate lo scorso anno attorno ad un progetto da realizzare entro il 2026, a fronte di quasi 4 milioni di euro di contributi del Piano nazionale ripresa e resilienza. Ovvero: la nuova scuola primaria che, occupando una superficie di 11.800 metri quadri, sorgerà anche sulle ceneri dell’ex Maf, centro tennis di via Bellini. Il nuovo plesso, sarà edificato in mezzo a tre ciclabili e dotato di una palestra, tre sezioni con 15 aule più mensa e laboratorio. Ora si aggiunge l’ulteriore tassello: l’istituto vedrà sorgere a poche centinaia di metri un altro centro sportivo, fermo restando che tutt’intorno, viste le strutture esistenti, tra cui quelle del Circolo 18 e della Panzini ci sono gli elementi per creare una cittadella dello sport, come più volte sottolineato dal Municipio.
Aperitivo sul tetto
Il prossimo consiglio comunale sarà cornice anche dell’approvazione della convenzione e autorizzazione dell’adeguamento del chiosco bar “Bel Bel” che recepisce il piano spiaggia con una novità: «La costruzione di una terrazza vista mare sul tetto».Da ultimo l’ordine del giorno include anche una ratifica delle varianti al Regolamento urbanistico edilizio, «dopo tutti i passaggi previsti per legge con la Provincia, per la sistemazione di strutture adiacenti all’insediamento produttivo dell’azienda “Romagna carote” una nota realtà imprenditoriale – chiarisce Neri - per la produzione e l’insaccamento dei prodotti agricoli».