Picchiato e rapinato dell’incasso a Bellaria: imprenditore ittico finisce in ospedale

BELLARIA IGEA MARINA. Violenta rapina ai danni di un imprenditore ittico di cinquantanove anni, residente a Bellaria Igea Marina. L’uomo, l’altra notte, è stato brutalmente aggredito da due sconosciuti all’uscita del proprio deposito e rapinato dei soldi che aveva con sé: tremila euro in contanti, frutto dell’incasso della giornata.

L’episodio è accaduto tra sabato e domenica, poco prima delle due, ed è stato lui stesso a dare l’allarme ai carabinieri, prima di correre in macchina al pronto soccorso, in preda allo spavento, al dolore e allo choc. «Non mi sarei mai aspettato niente del genere», avrebbe commentato con i suoi soccorritori.

I malviventi lo hanno pestato a sangue per farsi consegnare il denaro, ma con le botte sono andati anche oltre il necessario: l’uomo - che per un momento ha temuto il peggio - ha cercato solo di contenere i danni, è stata una violenza gratuita. Lo hanno preso a pugni in faccia, spaccandogli il naso (fratturato) e la faccia (è stato “ricucito” con diversi punti di sutura al volto).

Poi se ne sono andati, facendo perdere le loro tracce, approfittando dell’oscurità e del fatto che nell’area dove è avvenuta l’aggressione non sono presenti telecamere di sorveglianza.

L’agguato, perché di questo si è trattato, con ogni probabilità era stato preparato con cura e non è escluso che i due rapinatori abbiano avuto una “soffiata” sulle abitudini dell’imprenditore ittico da qualcuno che lo conosce bene. Al termine del giro serale dei negozi che fanno riferimento a lui, infatti, era passato dal deposito, che si trova in via Cuneo a Bellaria. Prima di andare a casa, non lontano da lì, il bellariese era andato a sistemare il magazzino, sede della propria ditta individuale attiva nella lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi con l’intenzione di chiuderlo per poi godersi la pausa settimanale. All’uscita, invece, si è trovato davanti gli aggressori che hanno parlato solo a suon di cazzotti: indossavano delle felpe calate sul viso e non hanno pronunciato neanche una parola. Dimesso dall’ospedale dopo essere stato medicato, oggi il cinquantanovenne formalizzerà la denuncia in caserma. I carabinieri di Bellaria, nel frattempo, sono già al lavoro per individuare i responsabili.

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