Bellaria, studenti in gita sul tetto di un hotel. Il sindaco: "Più rispetto per la vita"

Arrampicarsi sul tetto dell’hotel per guardare l’alba che spunta dal mare. O forse solo per sentirsi grandi. Il tono poetico non regge se confrontato con il rischio corso da alcuni adolescenti in gita con la scuola a Bellaria Igea Marina. Destino ha voluto che la bravata venisse immortalata da un passante facendo il giro dei social. A riflettere sull’episodio è il sindaco Filippo Giorgetti. «Per antonomasia le uscite scolastiche sono un momento essenziale, soprattutto alle scuole superiori e fa piacere che tante gite facciano tappa nella nostra bellissima regione. Certo è che si dovrebbe rispettare di più il valore della vita, senza metterla a repentaglio, col rischio di procurare enormi difficoltà ai docenti che macinando chilometri consentono ai ragazzi di vivere un’esperienza indimenticabile». Così non va. Serve un'assunzione di responsabilità anche nei confronti di chi ospita.

Le ipotesi

Stessa frequenza per il presidente regionale di Federalberghi, Sandro Giorgetti. Che ipotizza «un breve spostamento del portiere di notte, di cui i giovani hanno approfittato, o un’arrampicata partendo dal terrazzo, fermo restando che chiunque intercetti simili gesti, debba avvisare subito l'hotel». E allarga le braccia: « È andata bene ma bastava un piede messo male per piombare nel vuoto. Comportamenti dettati forse da una birra in più, dal desiderio di fare gli spiritosi oppure ricollegabili con il parkour». Lo sport che consiste nell’effettuare percorsi stabiliti superando gli ostacoli con la maggior velocità possibile. Al netto dei casi – prosegue il presidente – sono troppi i rischi per un momento di pura incoscienza. «Ormai i giovani sono abituati a giocare con tutte le formule immaginabili dei supereroi, peccato che non lo siano e rischino di morire o di finire paralizzati, gettando nella disperazioni chi li circonda».

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