Bellaria, rubati i carrelli per gli zaini del Piedibus: "Siamo a Natale, restituiteli"

Bellaria, rubati i carrelli per trasportare gli zaini dei bambini. A un passo dal Natale, il presidente del Piedibus lancia l’appello: «Fate una buona azione: restituiteli». Non c’è due senza tre. Finisce nel mirino di ignoti per la terza volta il servizio del Piedibus che ogni mattina accompagna a piedi gli alunni da casa a scuola e ritorno nel territorio belligeano. La lista dei danni si allunga per un totale di 5 carrelli trafugati e 850 euro mandati in fumo, visto che ogni esemplare costa circa 170 euro. Come segnala il presidente del Piedibus, Rocco Berardi: «Le modalità restano immutate». Nottetempo i ladri tagliano lucchetti e catene di acciaio portando via i carrellini.

I precedenti

Il primo episodio si era consumato nell’ottobre 2021 quando sparirono due mezzi legati rispettivamente in piazza Don Minzoni, a fianco della chiesa parrocchiale e in via Romea vicino al ristorante L’insolito posto. Un furto che colpì la linea 2 Pascoli e la 5 Ferrarin, nel febbraio di quest’anno seguì la sparizione di un carrello della linea 5 Ferrarin in zona Borgata vecchia. Ora l’ultimo colpo che ieri, fa presente Berardi, «ha tolto il sorriso ai bambini della linea 1 della Carducci con capolinea Planetario e ancora una volta alla 5 Ferrarin». Il peggio è che proprio ieri per la scuola Carducci e Pascoli era prevista una colazione assieme «ma la spensieratezza era già incrinata, in troppi hanno dovuto caricarsi lo zaino in spalla». perciò Berardi non la manda a dire: «Mi chiedo se l’obiettivo della provocazione sia il Piedibus, la Pro loco, di cui sono presidente o il suo organizzatore e ideatore, ovvero il sottoscritto». Ipotesi a parte, ciò che addolora di più «è la reazione dei bambini, che continuano a chiedermi il perché di questo gesto».

Il furto nel furto

Solo un carrellino è stato rinvenuto finora, seppur in condizioni disastrose, e il dubbio del presidente è che «tutto dipenda da un uso improprio». Come si legge in un post della Pro loco è stato forse impiegato «per commettere qualche furtarello». Nel giugno scorso due imprenditori della ristorazione locale avevano ricomprato altrettanti carrelli per restituire linfa al progetto di mobilità sostenibile. Ora resta solo la speranza che il maltolto, incrocia le dita Berardi, «venga restituito integro e in ottimo stato».

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