Bellaria, l’ex Pina Bar Pasticceria riapre

Dopo anni di oblio riaprirà l’ex Pina Bar Pasticceria di piazza Marcianò a Bellaria. A darne notizia è Massimiliano Stacchini, vicepresidente dell’associazione “La nuova Cagnona” che nel 2024 proporrà proprio la piazzetta come baricentro per eventi e manifestazioni.

Un inizio a suon di bottoni

Al posto dello storico bar, chiuso nel 2000 dai proprietari che hanno passato il testimone ad altri, al lavoro sino a una decina di anni fa, sorgerà un’attività analoga con apertura annuale, il Marina Dubai.

A ripercorrere la storia di un pezzo di Bellaria è il figlio degli ex proprietari, Marco Frascaroli. «Il bar – spiega il 75enne – venne fondato da mia madre Pina tornata in Romagna nel 1946 dopo esser stata rimpatriata da Addis Abeba in Etiopia. L’Africa orientale italiana era crollata a novembre 1941 sotto i colpi delle armate britanniche. Ironia della sorte? Agli albori il nuovo locale annoverava tra i clienti anche gli inglesi stabiliti nella vecchia caserma della Cagnona».

Più talenti in uno

Passano gli anni e il locale cambia pelle diventando la prima pizzeria della zona finché la nonna di Marco, Enrichetta, inizia a sfornare dolci che ricevono un’ottima accoglienza convincendola a inaugurare una gelateria pasticceria. Che funziona ancor oggi, in una sede poco distante, sotto l’egida di Marco Frascaroli. «Mia madre – prosegue – riuscí a comprare il locale sebbene privata dell’attività aperta in Africa e rimpatriata senza che le fosse concesso di porta nulla con sé». Da qui l’idea coniata da Pina per sfuggire all’ingiustizia: realizzare bottoni, da cucire sugli abiti, con i soldi ritagliati dalla carta moneta di allora. Impresa che le riuscí passando inosservata. La Banca d’Italia rimborsò poi quella cifra che fu sufficiente a comprare il bar».

Un locale da cui, ricorda il figlio, sono passati i più grandi artisti, giornalisti nonché attori e musicisti dell’epoca. Fiore all’occhiello? Il dolce dedicato alla città, la cui ricetta segreta è ancora gelosamente custodita da Marco.

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