Bellaria, il castello Benelli raddoppia i visitatori. La proprietaria: “Ora set cinematografici e mostre d’arte”

«Ospitare set cinematografici e mostre d’arte contemporanea». Sono alcuni degli obiettivi di Paola Pizzighini Benelli, proprietaria del Castello Benelli di Bellaria Igea Marina. La settima arte d’altronde ha già adocchiato il maniero, costruito nella seconda metà dell’Ottocento a Bordonchio sulle fondamenta di un castello medioevale, grazie a eventi internazionali come quelli legati a Ifa (International Filmmaking Academy) e al Bellaria Film Festival accogliendo registi del calibro di Asghar Farhadi, premio Oscar iraniano, e il russo Andrey Zvyagintsev. Già siglato, intanto, il successo da red carpet con «il raddoppio dei visitatori giunti, da maggio a settembre, a quota mille rispetto allo stesso periodo del 2024. Altro motivo di orgoglio - aggiunge - è che il Castello rientri nei Grandi giardini italiani e fra le Dimore storiche italiane. Immerso nella quiete della campagna romagnola, la struttura ospita anche matrimoni «a fronte di 5 prenotazioni per il 2026, ora che una parte delle scuderie sarà trasformata in sala eventi». Sono attese tra l’altro una coppia italo spagnola che vive a Bruxelles e una italo inglese. Nell’avventura imprenditoriale Paola è accompagnata anche dai tre figli che rappresentano la quarta generazione di castellani dopo che dimora fu acquistata nel 1917 da Ignazio Benelli. «Mia figlia maggiore, Giorgia - spiega - lavora per Google in Irlanda e ci aiuta con la sponsorizzazione mentre il minore, Alessandro, laureando in ingegneria, segue la Casa del castello, ex casa del custode oggi B&B».
Quanto al terzo, Riccardo, sempre per il 2026 ha calamitato al castello «la celebrazione di un matrimonio tanto prestigioso quanto coperto dal massimo riserbo, oltre a occuparsi dell’analisi dopo un’esperienza come consulente». Insieme hanno vissuto la lunga fase del restauro filologico della struttura organizzando ricorrenze familiari come il 18esimo di uno dei figli a cantiere aperto. Tra gli eventi fissati per l’autunno: il raduno, il 4 ottobre, di auto storiche da un club di Bologna e la partecipazione prevista il 9 novembre alla IV edizione della “Festa dell’Agricoltura – Coltiviamo Cultura”, iniziativa dedicata alla valorizzazione del patrimonio storico culturale del territorio. Proseguiranno infine le visite guidate a lume di candela per un salto nel passato o quasi «visto che sino al 2019 il complesso era privo di energia elettrica».