Bancario 47enne arrestato a Bellaria Igea Marina con 40 grammi di coca

BELLARIA IGEA MARINA. Un insospettabile bancario di quarantasette anni è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Bellaria Igea Marina con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, difeso dall’avvocato Mauro Crociati, è stato fermato martedì sera mentre rincasava, attorno alle 22.30, dalla pattuglia dell’Arma impegnata in un servizio di controllo. L’impiegato, che risiede nella zona, era alla guida della propria autovettura e, stando alla relazione dei militari, si è agitato molto alla richiesta di esibire, come è prassi, «patente e libretto di circolazione». Le carte erano in regola, ma l’atteggiamento dell’uomo avrebbe indotto i militari ad approfondire il controllo, previa consultazione con il magistrato di turno. Non è escluso che, invece, l’uomo fosse tenuto d’occhio magari sulla base di una “soffiata”. L’automobilista, a quel punto, ha provato a giocare di anticipo: ha consegnato uno “spinello” già confezionato e che custodiva in tasca. Dal cruscotto e dal vano portaoggetti sottostante al sedile (lato passeggero), però, sono saltati fuori anche un sacchetto contenente circa nove grammi di cocaina e un coltello a scatto. «Devo averlo dimenticato in macchina l’ultima volta che sono andato a pesca» si è giustificato l’imputato che nel frattempo ere impallidito, presagendo gli sviluppi della faccenda. I carabinieri, infatti, a quel punto hanno esteso il controllo anche all’abitazione dell’impiegato.

In casa, nel corso della perquisizione, il quarantasettenne li ha guidati fino alla propria camera da letto dove conservava il resto della droga all’interno di un borsone sportivo. I carabinieri hanno sequestrato anche due bilancini elettronici di precisione ed a materiale vario utilizzabile anche per l’eventuale confezionamento delle sostanze.
«Non sono uno spacciatore» - si è giustificato il bancario, ammettendo implicitamente di essere un consumatore con un problema di dipendenza che, finora, era riuscito a nascondere a tutti. Stando alla versione dell’uomo, la droga che aveva con sé nell’auto e in casa non sarebbe stata altro che una «scorta personale». Almeno in teoria può permettersela: ha uno stipendio di tutto rispetto. Troppi, però, gli indizi in mano agli uomini del luogotenente Antonio Amato, per rendere credibile la versione dell’impiegato: dal quantitativo di cocaina sequestrato complessivamente (più di quaranta grammi) alle modalità di conservazione, alla presenza di strumenti come bilancino e coltello. Dopo la convalida da parte del giudice, che ha liberato l’indagato senza vincoli, l’uomo ha scelto di chiudere subito i conti con la giustizia patteggiando la pena di due anni e nove mesi. Nel corso di un altro servizio i carabinieri di Bellaria hanno individuato un garage dove si coltivava marijuana: altre due persone sono state denunciate a piede libero.

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