Bellaria Igea Marina. Ciclista tamponato da un'auto pirata

Tampona un ciclista e scappa. L’episodio è avvenuto lunedì mattina verso le 8,50 all’incrocio tra la Provinciale 13 e via San Giuseppe a Bellaria Igea Marina. Il 26enne Marco Angelini, residente a Cesenatico, finito l’allenamento, aveva deciso di riavviarsi verso casa in sella alla sua fedele bici. «Ho fatto la manovra per immettermi nella carreggiata, dopo aver segnalato con il braccio le mie intenzioni», spiega il giovane che pratica ciclismo su strada, cimentandosi anche in competizioni all’estero. E aggiunge: «Mi sono voltato e ho visto solo un’auto molto in lontananza». Via libera, dunque. «Senonché – continua il racconto – proprio quando stavo per ripartire, è accaduto l’impensabile. Un altro veicolo arrivando a velocità sostenuta, mi ha urtato da dietro. Davvero non ho fatto in tempo a rendermi conto di cosa stava succedendo – rimarca –. Certo è che il colpo ha distrutto la ruota posteriore, facendomi ribaltare su un fianco. Ma per fortuna, nonostante la caduta, non mi ha preso in pieno, sennò dubito che adesso sarei qui a parlare della mia disavventura». Angelini se l’è cavata infatti con qualche escoriazione e un grande spavento. «Nessun danno importante neppure alla bici in termini economici, ma il fatto che il conducente non si sia fermato è davvero grave». Impossibile però tracciare un identikit del pirata della strada, anzi a dirla tutta Angelini non sa con certezza «neppure se al volante ci fosse un uomo o un donna. Perché – fa presente – l’auto distava almeno 150 metri, quando ho rialzato gli occhi dopo l’impatto. E del resto andava così veloce che è stato impossibile annotare mentalmente un qualsiasi dettaglio utile». Nessun dubbio però sul mezzo coinvolto, che la vittima ha identificato in «una Mercedes classe A, vecchio modello di color grigio metallizzato». Sulle cui tracce sono gli agenti della Polizia municipale che giunti sul posto hanno avviato le indagini. Al loro arrivo la bicicletta era stata spostata, in quanto è stato spiegato, intralciava la circolazione. Dal canto suo il ciclista non ha voluto che fosse chiamata un’ambulanza, preferendo tornare prima possibile a casa. E oggi Angelini, tornato da poco dalla Svizzera, è in partenza con la sua bici alla volta della Francia.

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