Bellaria, chiude la storica edicola della signora Carla

A Bellaria è in vendita la storica edicola della signora Carla, tre generazioni di donne dentro la notizia. Chiuderà i battenti non solo un’attività, ma soprattutto un punto di riferimento per la comunità bellariese. Parliamo del chiosco che sorge a pochi passi dalla chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, in piazza Don Minzoni.

La storia

Quel cartello “Vendesi” nessuno se lo aspettava e ha lasciato l’amaro in bocca a tanti. «È tempo di andare in pensione ma fa bene sentire l’affetto dei concittadini», rimarca la proprietaria, la 75enne Carla Silvagni. È lei a gestire il chiosco dagli anni Settanta, prima da sola e poi con l’aiuto della figlia Giuditta Mauro, classe 1980. Allora le licenze in tutta Bellaria «erano solo tre e i restanti punti vendita erano disseminati l’uno alla Cagnona, l’altro al Porto». L’avventura era cominciata negli anni Cinquanta quando con intraprendenza da pioniera, a fondare l’edicola vicino al Roxy bar aveva provveduto Livia Drusi, la madre di Carla, scomparsa poi nel 2016.

La beffa del treno

L’attività diventò presto un cantuccio di socialità e notizie fresche che cambiò sede più volte, sdoppiandosi, prima di conquistare l’attuale cornice nel salotto buono della città, da cui l’edicolante centellina i ricordi: «Abbiamo lavorato anche dentro alla Stazione, passavamo i giornali ai clienti che, già accomodati nei vagoni, si sporgevano dai finestrini. Il bello è che il treno partiva spesso prima del pagamento, mandando in fumo l’affare». Un’epoca che volge al termine, quella che descrive, un tempo fatto di chioschi di legno e 4 giornali in vendita, prima che l’edicola diventasse un piccolo mondo e il paradiso dei collezionisti, dai calendari ai gadget, passando per le figurine. «Abbiamo accontentato generazioni di clienti che – riconosce Carla – sono dispiaciuti per questa scelta. Da sempre c’è chi passa per un saluto, o per commentare le locandine». La posizione baricentrica, tra la chiesa e l’area dello shopping, intensifica gli scambi. «Il mondo è cambiato – nota abbozzando un sorriso –. Eppure certe dinamiche resistono, basti pensare alle coppie anziane che, venute per acquistare una rivista, discutono per decidere chi debba tirar fuori l’euro nel valzer di “Pensaci tu” e “Ma no, fai tu”». Numeri che aumentano in modo esponenziale d’estate traghettando celebrità come la scrittrice umbra Barbara Alberti o l’ex ginnasta toscano Yuri Chechi. Ma al netto dei volti noti, la speranza è che qualcuno si faccia avanti per il passaggio di testimone. Qualcuno interessato a continuare un mestiere dove il contatto con la gente è impagabile, nonostante il freddo invernale. Le proprietarie lo sperano per l’affezionata clientela e perché non si spengano le luci su quel pezzo di Bellaria che è presidio di libertà e roccaforte di socializzazione.

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