Bellaria. Atleta "troppo intelligente", interviene la federazione

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«È un controsenso che un movimento inclusivo come quello paralimpico registri un’esclusione». Ha fatto scalpore il caso del 18enne Luca Venturelli, l’atleta autistico di Bellaria a cui sono state precluse le gare internazionali perché ha un quoziente intellettivo superiore ai parametri. A tornare sulla questione è il 40enne Marco Simoni, referente tecnico della Federazione paralimpica e membro della giunta regionale del Comitato paralimpico.

«Se consideriamo la categoria in cui gareggia Luca, si può parlare di apertura parziale che tuttavia ha ancora limitazioni sia dal punto di vista del Quoziente intellettivo sia nel programma delle gare che prevede solo i 400 metri, i 1500, il peso e il lungo». La speranza è che questo sia solo un punto di partenza da ampliare grazie alla spinta delle federazioni nazionali e, prosegue, in virtù di un bacino sempre più largo di tesserati e praticanti. Quanto alle Paralimpiadi «sono nate per ragazzi con disabilità fisiche, un processo da accelerare allargando la platea degli atleti per un’integrazione a 360 gradi, affidandosi alla federazione internazionale per le soluzioni». Riconosce poi che è un controsenso che un movimento inclusivo registri un’esclusione ma cerca di veder il bicchiere mezzo pieno, visto che «un tempo non esisteva alcuna possibilità».

Soluzione celere

Certo è che bisogna premere sull’acceleratore: «Questi ragazzi hanno qualche anno per realizzare gli obiettivi, poi devono fare i conti con il lavoro che sottrae tempo allo sport. E oltretutto non è previsto per tutti l’arruolamento nei gruppi sportivi militari, versante possibile invece per i disabili fisici» fa notare. Eppure molti giovani trovano nello sport «una ragione di vita: non si interrompa il circolo virtuoso che proprio l’attività sportiva dovrebbe creare».

Il prossimo passo, chiarisce Simoni, lo farà il presidente Fispes Sandrino Porrru sottoponendo la mozione all’attenzione della Federazione internazionale dopo l’estate, sperando che tante altre nazioni condividano l’esigenza: «Nessuno può dirsi contrario al sogno di Luca: chiede solo di accelerare un processo rimasto congelato in una nicchia». Intanto ad esprimere piena solidarietà al giovane sono i campioni paralimpici Meme Pagnini e Loris Cappanna.

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