Beach volley, Rossi-Carambula: parte l'avventura mondiale

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Inizia la seconda avventura mondiale del cesenaticense Enrico Rossi. Si gioca sulla sabbia del Foro Italico, sui campi che a maggio ospitano gli Internazionali di tennis e dunque per il romagnolo e il compagno Adrian Carambula c’è tanta voglia di fare bene. La coppia azzurra, allenata da Ricardo, che 11 anni fa su questi campi ottenne la medaglia d’argento iridata, ha bisogno di un risultato di prestigio che la rilanci nella classifica mondiale dove, perdendo i punti dei tornei dello scorso anno, sono crollati al 35° posto. Rossi/Carambula partono da quello che fu il risultato più prestigioso della loro prima parte di percorso assieme, il quinto posto iridato ottenuto ad Amburgo nel 2019, e a Roma cercheranno di confermare quanto di buono hanno fatto vedere finora in stagione con il quinto posto nell’elite di Rosarito e il quarto nel Challenge di Kusadasi. La coppia azzurra è inserita nel girone A e debutterà oggi alle 19 da favorita contro la coppia del Gambia, Jawo/Jarra. L’avventura degli azzurri proseguirà domani alle 21, sul campo centrale, contro i fratelli argentini Capogrosso/Capogrosso, mentre l’ultimo match del girone è in programma lunedì alle 16 contro la coppia brasiliana composta dal campione olimpico di Rio, Bruno Schmidt, e Saymon. Dodici i gironi, saranno direttamente qualificate ai sedicesimi di finale le coppie prime e seconde classificate, oltre alle migliori quattro terze. Martedì, invece, sono in programma i playoff tra le otto peggiori terze dei gironi che qualificheranno la vincente ai sedicesimi, tutti in programma mercoledì 15. Giovedì 16 gli ottavi, venerdì 17 i quarti, sabato e domenica semifinali e finali. C’è stata anche un po’ di suspance, perché la marcia di avvicinamento di Rossi e Carambula non è stata priva di problemi. Un malanno muscolare ha costretto allo stop Carambula che comunque ha recuperato e oggi sarà regolarmente in campo. «Come coppia non ci facciamo prendere troppo dall’emozione – dichiara Enrico Rossi – ma un Mondiale in casa non so cosa possa nascondere. E’ uno dei più grandi eventi che il beach volley possa offrire, l’abbiamo già giocato tre anni fa ad Amburgo ma a Roma sarà diverso e sarà diverso anche rispetto alle World Tour Finals che si tennero sempre qui a Roma nel 2019 ma in quella occasione avevo la febbre ed ero concentrato soprattutto sull’evitare il collasso in campo». Sei mesi fa Rossi e Carambula hanno iniziato l’avventura con Ricardo: è il momento del primo bilancio. «La parte più difficoltosa è stato l’aspetto logistico organizzativo: lui stava cambiando il tipo di vita, si è trasferito dalla Florida al Brasile e noi lo abbiamo seguito vivendo quasi tre mesi a Recife. Siamo ancora in una fase di assestamento perché sono cambiate tutte le figure importanti dello staff. Di sicuro Ricardo ci ha messo a disposizione tutta la sua esperienza e la sua visione del gioco che è piuttosto diversa dalla nostra». Un girone tutto sommato non impossibile, i tempi dilatati e la possibilità di recuperare senza giocare più di una partita al giorno: questo Mondiale sembra il torneo ideale per esaltare le caratteristiche di Rossi e Carambula. «Non è un girone impossibile – dichiara il giocatore cesenaticense – siamo stati inseriti come numero uno del ranking. Dobbiamo fare molta attenzione perché incontreremo i campioni d’Africa, una coppia argentina che ha grandi qualità e poi Bruno, campione olimpico del 2016. Puntiamo al primo posto per avere un sorteggio più abbordabile nella seconda parte del torneo». Enrico Rossi guarda al futuro più immediato e a lunga scadenza. «Mi piacerebbe uscire da Roma senza rimpianti: arriviamo a questo appuntamento non al meglio fisicamente e dunque ragioniamo una partita a per volta ma la speranza è quella di ripetere quantomeno il risultato di tre anni fa, raggiungendo i quarti. Se non ci riusciremo ma giocando il nostro beach volley saremo comunque soddisfatti».

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