Bassa Romagna, nasce comitato cittadino contro il nuovo sistema di raccolta rifiuti

«Vogliamo solo essere liberi di poter differenziare davvero nel modo corretto, e per riuscirci dobbiamo poterlo fare sempre e in ogni momento». È questa una delle motivazioni che hanno spinto Lorena Zoratti, impiegata 53enne di Lugo, a dar vita a una sorta di comitato per sollecitare l’Amministrazione comunale a rivedere subito alcune scelte.

Già, perché da lunedì anche a Lugo partirà la nuova modalità di raccolta porta a porta, che finora ha comportato la rimozione dei cassonetti dell’indifferenziata e dell’umido. Al loro posto il kit dei 5 bidoni colorati che in questi giorni sono stati consegnati a famiglie e attività, ma creando tante polemiche.

È nata anche una pagina Facebook (“Raccolta differenziata sì - Disagi no”) in cui segnalare le tante difficoltà riscontrate e cercare di porvi rimedio.

«Questa pagina nasce con l'intento di raccogliere i disagi della cittadinanza – spiega la promotrice Zoratti – a seguito della rimozione dei cassonetti dei rifiuti organici e indifferenziati. Si è deciso di passare al porta a porta senza documentarsi sulle reali necessità delle attività commerciali e dei privati. Allo stato attuale la programmazione è deficitaria. I disagi sono molteplici, da chi ha anziani, disabili o bambini che utilizzano i pannolini (io stessa vivo con una zia ultranovantenne che necessita di diversi cambi quotidiani), così come per chi ha ricevuto bidoncini per la propria attività che non sono sufficienti a coprire il fabbisogno giornaliero. Senza parlare dei nuclei familiari che vivono nei condomini del centro».

Sulle modalità di ritiro dei rifiuti, a Lugo così come un po' ovunque negli altri comuni dell’Unione, non passa giorno che non ci siano forti contestazioni.

«La frequenza dei passaggi – aggiunge Lorena Zoratti – è assolutamente esigua e quando arriveranno le alte temperature tutto questo pattume tenuto nelle abitazioni o al loro esterno sarà poco igienico oltre che insopportabile. Si arriverà, come già accade, agli abbandoni selvaggi. Noi siamo per la raccolta differenziata che già facevamo conferendo i rifiuti negli appositi cassonetti, ma non siamo d'accordo che siano gli altri a decidere quando e cosa dobbiamo buttare. Si sta creando un enorme disagio che si potrebbe risolvere con i cassonetti ad apertura con una tessera e la videosorveglianza. Soluzioni che sono state già adottate a Imola, Ferrara, Bologna ed in altre realtà».

Lunedì partirà anche una raccolta di firme: «A breve pubblicheremo l'elenco dei punti e delle attività in cui poter firmare per la richiesta di ripristino dei cassonetti – aggiunge Lorena Zoratti –. Qualcuno erroneamente, o in malafede, ha cercato subito di screditare questa iniziativa, puramente civica e partita dalla sottoscritta, solo perché ho chiesto un aiuto anche a Mauro Marchiani e Davide Solaroli, consiglieri comunali di minoranza. A dir la verità il primo politico a cui avevo scritto esternando le mie critiche è stato il sindaco Ranalli, che però non mi ha risposto, salvo poi farmi sapere che “un commento sotto ai suoi post non è il canale ufficiale”».

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