Basket, una buona Rekico cede ad una Unieuro in formato diesel

Basket

UNIEURO 77

REKICO 62

UNIEURO Bruttini 6, Natali 9, Rodriguez 6, Roderick 11, Dilas 4, Campori 7, Zambianchi, Babacar, Rush ne, Bolpin 14, Giachetti ne, Landi 20. All.: Dell’Agnello.

REKICO Testa 10, Anumba 10, Rubbini 7, Marabini, Dell’Omo ne, Ballabio 4, Ly-Lee, Filippini 12, Fuschini ne, Solaroli 4, Bartolini ne, Petrucci 15. All.: Serra.

PARZIALI 22-16, 42-41, 61-53.

TIRI LIBERI Unieuro 23/28, Rekico 17/19.

FORLI' - La prima uscita della nuova Unieuro al Pala Galassi si illumina solo nel secondo tempo perché, quasi come un omaggio ad Alberto Serra, il coach della Rekico che per cinque stagioni ha accompagnato la crescita di Forlì dalla rinascita del 2015 al secondo posto in regular season dell’anno scorso, i primi 20’ vedono una Faenza molto convincente e più brillante rispetto ai padroni di casa. Anzi, per essere esatti non 20’, ma 22’, perché ad inizio ripresa, con due lampi di Testa, i neroverdi si ritrovano persino a condurre 44-47. Ci vuole un deciso giro di vite dell’Unieuro nella propria metà campo per ripristinare la differenza di valori, però alla sirena finale, per Faenza c’è grandissima soddisfazione per quanto mostrato pur senza Calabrese e, soprattutto, Iattoni.

E Forlì? Esce serena pure lei, perché la sua progressione è stata lenta, ma alla fine inesorabile e perché coach Sandro Dell’Agnello non fa giustamente mistero della necessità di avanzare a piccoli passi in questa lunga preseason. Tra l’altro i biancorossi erano privi sia di Erik Rush che di capitan Jacopo Giachetti, fermato da un risentimento alla vigilia del test di ieri. C’erano, invece, Terrence Roderick e Aristide Landi ed entrambi meritano una riflessione. La guardia statunitense ha giocato in tutto 18’, di cui oltre 16 nel primo tempo andando in doppia cifra in totale scioltezza. Poi “Sandrokan” gli ha dato 90 secondi nel terzo periodo e lo ha fatto riposare nel quarto assieme a Bruttini. Landi, invece, è stato di gran lunga il migliore in campo in fase offensiva: mani davvero d’oro dalla distanza (5 triple a segno) ed energia da condividere soprattutto con Natali e Campori e un più che positivo Bolpin, il migliore tra i biancorossi nello scavare il solco con 10 punti nel terzo periodo. Quello che dal -3 del 22’ ha condotto i forlivesi a toccare il massimo vantaggio al 34’49” sul 71-55 scandito dalle triple di Landi.

A quel punto, l’amichevole è andata in naftalina, lasciando solo il tempo per registrare il canestro conclusivo di Rodriguez.

Nel complesso bene Faenza. Tipica squadra di Alberto Serra, con tanta pressione sulla palla, coinvolgimento e rapidità d’esecuzione in attacco. Manfredi sempre attaccati all’Unieuro che non va mai oltre il +9 del 13’30” (29-20). Fino a quando la freschezza atletica l’ha sostenuta, è stata una gran bella Rekico.

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