BLACKS FAENZA 72
RIVIERABANCA 75
BLACKS FAENZA Galassi 14, Papa 19, Siberna 6, Vico 12, Naccari, Poggi 4, Ballarin, Petrucci 6, Santandrea ne, Aromando 11, Tomasini, Belmonte ne. All. Garelli.
RIVIERABANCA RIMINI Tassinari 9, Marks 11, Anumba ne, Grande 10, Tomassini 5, Scarponi 4, Sirri 3, Masciadri 4, Lombardi, Johnson 16, Simioni 13, Abba ne. All. Ferrari.
PARZIALI 14-20; 31-37; 55-56
Una tripla sulla sirena di Tomassini regala il successo a Rbr nel test del Pala Cattani, con Faenza che ha provato, dopo Forlì, a sorprendere anche i biancorossi. Ma se del risultato, in pre stagione, poco importa, l’amichevole è stata piacevole, intensa, con giocate apprezzabili da entrambe le parti. Rimini ha mostrato fisicità e sprazzi di fulgore, ma anche autonomia limitata, obbligandosi ad uno sforzo finale per tornare in carreggiata, i Blacks sono apparsi già ben rodati e con una rotazione di palla ammaliante, pur tra qualche “amnesia”.
In cronaca, i due coach partono all’insegna dell’amalgama e del rodaggio: Garelli coi tre nuovi innesti subito in campo, Ferrari con i due Usa. Faenza alza presto il ritmo offensivo, mentre dietro i suoi lunghi hanno test probanti contro i muscoli e i piazzati di Justin Johnson e Simioni. La fisicità resta elevata anche coi primi cambi, quando Rbr trova verticalità e campo aperto con i recuperi, saggiando il campo per una prima fuga con Scarponi e Tassinari: 10-17. La dura ma corretta lotta di posizione tra Aromando e Johnson continua a regalare frutti ad entrambi, ma Rimini cesella con pazienza e riesce ad approcciare più spesso al ferro, ergendosi sul 19-31. Nel finale di secondo periodo, tuttavia, i Raggisolaris trovano maggior compattezza difensiva e pulizia nei giochi a due, con Vico ispiratore e Papa a finalizzare, pur scialando troppo dalla lunetta. Così le distanze si riappianano (27-33), ed il quarto si chiude in parità. Al riavvio le sgroppate di Marks ed una tripla di Scarponi riportano in quota RivieraBanca. Quando si accende anche la dinamo di Grande, gli ospiti assestano sanguinose stoccate (37-51), che le “bombe” di Galassi e Petrucci leniscono. I rivieraschi affrettano qualche pigra soluzione, e Faenza torna sul pezzo, infiocchettando la vittoria del terzo periodo con un colpo da “Arsenio Lupin” di Petrucci a Tassinari ed una spizzata di Papa, portandosi in vantaggio con crescente fame agonistica ad avvio ultimo quarto, che ha ancora tra i protagonisti un chirurgico Papa: 59-56. Ferrari ci spende due time out per trovare giocate sensate e rendere più duro il pane ai rivali. Marks si prende responsabilità, Simioni e Johnson si allontanano dal ferro per punire dall’arco ed al 38’ Rimini prova a imporre l’inerzia (66-70). La prontezza di Siberna la confuta ed un contropiede chiuso da Aromando sigla la parità. L’ultima palla è biancorossa, e Tomassini la spariglia.