Basket C Gold, la Intech Imola vuole essere "bella" e promossa

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A dodici anni di distanza dall’ultima promozione, quando l’allora coach Carlo Marchi (attuale diesse) la portò in C Dilettanti e a 17 da quell’estate 2005 che segnò la fine della Virtus Imola (allora in B d’Eccellenza), la Virtus Spes Vis questa sera può coronare il proprio sogno. Al Ruggi (ore 20, arbitri Femminella di Reggio Emilia e Cieri di Ravenna) i gialloneri ospitano infatti Ferrara nella bella che vale la promozione in B.

«Siamo sereni - esordisce il coach Marco Regazzi - e ci siamo allenati con il sorriso. Brava Ferrara che in garadue ha disputato un’ottima prova, mentre noi potevamo e dovevamo fare di meglio. Responsabilità mia, che avrei dovuto curare di più certi aspetti».

Approccio sbagliato

Il coach estense Adriano Furlani ha dichiarato giovedì sera... «Sono convinto che Imola non fosse la stessa di garauno. Ho avuto la sensazione che avessero festeggiato in anticipo».

E Regazzi coglie la palla al balzo. «Abbiamo tutti pensato che sarebbe stato più facile e quindi abbiamo sbagliato l’approccio. Ecco il mio errore più grande. Avrei dovuto insistere sulla pericolosità della partita, ma l’ambiente intero, società compresa, si era fatto un’idea diversa dopo garauno dominata. Adesso siamo al gran ballo e vogliamo ballare».

Il punto interrogativo più grosso per una squadra come quella romagnola che ha dominato la stagione viene dalla condizione fisica generale e in particolare del play Galassi, infortunatosi a Ferrara. «Luca in questi due giorni non si è allenato e la caviglia resta gonfia. Speriamo di recuperarlo, ovvio, ma una decisione sarà presa all’ultimo. E poi bisogna capire come stiamo a livello atletico».

Magari ancora più importante sarà oggi appoggiarsi al centrone croato Diminic, l’unico che alla Bondi Arena è sembrato al 100%. «Sul fronte tattico qualcosa cambieremo, con due-tre situazioni differenti. Anche i dettagli diventano importanti in una finale».

Calma e sangue freddo

In terra ferrarese la Virtus Spes Vis ha dato l’impressione di peccare di fretta in attacco. «Ho provato a predicare calma, ma in certi momenti diventa difficile mettere ordine. Abbiamo sbagliato qualche conclusione aperta di troppo all’inizio e dopo ci siamo fatti prendere dalla voglia di riscatto, ma a pallacanestro i tiri da 7-8 punti non esistono. La difesa ha retto, perché li abbiamo tenuti a 60, però davanti si è prodotto troppo poco e poi quella tripla di tabella dall’angolo di Tognon ci ha tagliato le gambe».

LA FORMULA FUTURA

Saranno 36le squadre in Bnel 2023/2024?

Undici promozioni dalla C Gold alla B e fra queste spera chiaramente di rientrare la Virtus Spes Vis, imitando chi come Green Basket Palermo, Junior Casale Monferrato, Guerriero Padova, Corato e la Vigor Matelica dell’ala lughese Matteo Caroli ci è riuscito nei giorni scorsi. Il tutto mentre cominciano a circolare nuove voci sull’attesa riforma dei campionati nazionali. La Fip avrebbe accolto la petizione della Lnp, quindi la serie B passerebbe dalle attuali 64 a 36 squadre nel 2023/2024 e a 42 (nel 2024/ 2025, rispetto alle 28 e 32 precedentemente annunciate. Questo vorrebbe dire, calcolatrice alla mano, che con 6 retrocessioni dalla A2 alla B e 2 promozioni nel senso inverso, sarebbero 30 le squadre di B ammesse alla nuova serie cadetta. In sostanza 8 per girone (contando pure le 2 promosse) rispetto alle 6 previste dalla riforma ufficializzata dalla Fip. Vero o falso? Si scoprirà a breve, sempre ricordando che le regole d’ingaggio di questa nuova serie B non sono state ancora annunciate (si parla per il 2023-2024 di un comunitario tesserabile e di capienza a 1000 posti) e che la C diventerebbe così, alla fine, un campionato da 192 squadre (16 gironi da 12). R.R.

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