Basket B, Virtus a San Miniato: rivincita attesa da 7 anni

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“La vendetta è un piatto che si serve freddo”. Il titolo del noto film western degli anni ’70 è entrato, con il tempo, nel parlare comune assumendo quasi i toni della massima o, pensando al mondo sportivo, addirittura dello slogan. E sicuramente a una rivincita, o vendetta per stare in argomento, stanno pensando in questi giorni i tifosi della Virtus Imola, man mano che si avvicina la trasferta di domenica al Pala Fontevivo di San Miniato.

Sì, perché proprio alla squadra pisana è legato uno dei ricordi più amari della recente storia giallonera, quello della stagione 2014-15, quando San Miniato violando il Ruggi in una sorta di spareggio promozione volò in B.

Corsi e ricorsi storici

Quell’anno l’allora Virtus Spes Vis chiuse la regular season del girone D di C Nazionale dietro Faenza (poi promossa) e Santarcangelo, accedendo al gironcino a quattro che metteva in palio la B2 per la prima classificata. Con i gialloneri anche i friulani di Corno di Rosazzo, i lombardi di Iseo e appunto i toscani di San Miniato. La poule promozione partì per i virtussini proprio al Pala Fontevivo, un match equilibratissimo deciso, sul 64-65 a pochi secondi dal gong, dal fallo di Marco Morara su Meucci (un po’ come accaduto domenica scorsa): 2/2 e San Miniato festeggia, rendendo inutili i 12 punti di Nunzio Corcelli e i 19 del bomber Porcellini. Imola venne sconfitta anche a Corno di Rosazzo (64-61), poi infilò tre vittorie di fila agguantando San Miniato a quota 6 a 40’ dal gong.

Finale amaro

Il 31 maggio del 2015, quindi, si giocava al Ruggi uno scontro diretto che valeva la promozione in B2, una vera finale con il fattore campo a favore per l’Alfieri e Marchi band. La Blukart di coach Barsotti, partito solo la scorsa estate da San Miniato verso Montecatini, aveva gli sfavori del pronostico, non vantando alcuna tradizione importante a quei livelli. E la Virtus, che di occasioni negli anni precedenti ne aveva sprecate eccome, sembrava arrivata a rivedere la luce. Invece l’emozione gioca un brutto scherzo da subito ai padroni di casa, con i soli Porcellini e Corcelli a trovare la via del canestro e San Miniato a scappare sul 16-23 del 12’ grazie a Susini e Bertolini. Qui la Virtus Spes Vis si riprende, vola avanti prima sul 38-32 e poi sul 43-42, ma fatica contro la zona (4/25 da tre alla fine), segna con il contagocce e a -36” insegue sul -3 (59-62). L’antisportivo a Porcellini chiude i conti, facendo sprofondare la Virtus in una depressione tale da perdere anche l’ulteriore spareggio sul campo neutro di San Vincenzo di Livorno per mano del Cesarano Scafati (56-66). Una depressione spazzata via solo il 12 giugno scorso, grazie alla vittoria in garatre su Ferrara proprio al Ruggi firmata da quello specialista di promozioni che risponde al nome di Marco Regazzi. A ben pensarci è proprio lui l’uomo giusto per la vendetta di cui sopra. Come hanno imparato recentemente anche a Faenza.

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