Basket B, Vigori carica Imola e "punta" Finelli

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Quando all’ottavo del 1° quarto, mercoledì sera, l’Andrea Costa sembrava non essere ancora “arrivata” a Civitanova, in molti (sugli spalti marchigiani e a casa) si era fatta larga l’idea di una comprensibile battuta a vuoto della Grandi-band. E invece no. Imola ha ancora una volta, in questo splendido avvio di stagione, reagito alla difficoltà e ribaltato tutto con un parzialone di 28-62, toccando un rassicurante +20 al 35’: «È stata una vittoria molto più complicata di quanto non dica il punteggio finale - esordisce il lungo imolese Alessandro Vigori - Loro sono partiti molto forte (6/7 da tre all’intervallo lungo, ndr), ma noi abbiamo avuto il merito di tenere duro e, ripartendo dalla difesa, di concedere pochissimo a Civitanova nella seconda parte di match. Del resto questo è il nostro marchio di fabbrica e riusciamo a trovare le energie proprio nel lavoro della retroguardia».

La mossa del coach

Proprio l’ex Reggiana è stato, insieme a capitan Corcelli, il più incisivo dei suoi nel turno infrasettimanale. Grandi, giocando anche sulla psicologia, lo ha tenuto per la prima volta fuori dal quintetto base, rilanciando al tempo stesso il capitano al posto del pur superpositivo Calabrese: «Per me partire dalla panchina è stato indifferente - riprende Vigori - perché già l’anno scorso con coach Pillastrini a Cividale mi ero abituato ai cambi frequenti di quintetto. Grandi me ne aveva parlato prima dell’incontro. Io sono rimasto concentrato e poi, dopo 2-3 prestazioni non convincenti, sono riuscito a disputare una buona partita. Il mio coinvolgimento offensivo? Non è un problema, in primis il mio pensiero va alla difesa, non ho pretese. A Civitanova sono riuscito a rendermi pericoloso pure a rimbalzo offensivo e quanto al tiro da fuori adesso non entra, ma i compagni e l’allenatore hanno fiducia in me e dicono di insistere».

Il figlio d’arte (entrambi i genitori hanno giocato a pallacanestro ad ottimi livelli) si trova finalmente a stare in campo con continuità, dopo anni vessati da gravi infortuni: «Devo ammettere che è davvero bello, dopo tutto ciò che ho passato, vivere una stagione così. Le due operazioni al ginocchio, il Covid e una metà campionato difficile a Mantova (2019-2020, ndr), dove non mi sono trovato bene. Le difficoltà non sono mancate, ma adesso sto ingranando».

Sassolini dalla scarpa

Sembra volersene togliere qualcuno il centro biancorosso, pensando all’arrivo domenica al Ruggi (ore 18, arbitri Cassinadri di Reggio Emilia e Alessi di Lugo) della Real Sebastiani Rieti, allenata da quell’Alessandro Finelli (ex di turno) che proprio a Mantova gli concesse poco spazio (5’ di media in 13 partite): «Diciamo che ho grande voglia di giocare questa partita e la presenza di Finelli è un motivo in più rispetto al solito».

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