Basket B, Vico: "Faenza, meno male che si gioca subito"

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La superbia fa credere che il proprio fumo sia più splendente del fuoco altrui. E a giocare con presunzione col fuoco si finisce per scottarsi. Non può bastare una metà gara autoritaria, in nessun campo di questo girone, per portare a casa il risultato. E non sono bastati i campanelli d’allarme suonati in precedenza per mettere in guardia i Blacks dalle insidie apportate dalle squadre orgogliose, seppur di bassa classifica.

Così, se a Matelica una tripla di Aromando risolse la grana rimasta in bilico fino al rush finale, stavolta Faenza di tripla perisce, altrettanto virtuosa, con un Venturoli che ha approfittato di un cambio di marcatura per lasciare, dalla lunghissima distanza, il suo segno indelebile sul match. Vittoria in rimonta con pieno merito, quella di San Miniato, che ha riscattato un balbettante primo tempo tornando sul parquet con animo barricadiero.

Tutto il contrario degli uomini di Garelli, che dall’alto di un dominio sul piano del gioco che andava al di là del +13 accumulato al riposo, hanno forse implicitamente immaginato di poter campare di rendita, tra giocate individuali e spari dall’arco, difesa meno agguerrita e viaggi in lunetta, pensando di poterla risolvere solo col talento. Ma è arduo rinvenire la concentrazione quando questa è smarrita, e così sono arrivati gli sprechi dalla linea del tiro libero (60%), il “braccino” dai 6 metri e 75 (8/26), i falli (anche tecnici ed antisportivi) di frustrazione, e l’incapacità di fermare la montante furia dei rivali, che hanno rimesso a posto le spaziature con lucidità (8 perse nei primi 10’, 8 nei restanti 30’) e attaccato con brio e costrutto (63% da due, 25 punti nell’ultima frazione), riequilibrando anche il conto a rimbalzo.

«Sono state due metà gara opposte - concorda Sebastian Vico, autore di 21 punti, di cui 15 concentrati tra il 7’ e il 12’ - perché nella prima abbiamo controllato i rimbalzi e siamo stati bravi in difesa, riuscendo a scioglierci in attacco, mentre nella ripresa loro hanno fatto la classica riscossa di energia e hanno i rotto i nostri giochi con l’aggressività. Fortuna che c’è subito un turno infrasettimanale importante davanti, così non dobbiamo rimuginare a lungo sulla bruciante sconfitta».

Si staglia infatti già di fronte la figura del moloch Rieti, capolista solitaria di scena domani al PalaCattani. «Le motivazioni non mancheranno - prosegue Vico - anzi, queste sono le partite più facili da preparare. Loro sono una squadra spaziale, che da anni sta tentando la scalata alla A2: nelle stagioni precedenti avevano sbagliato qualche scelta, ma quest’anno hanno preso un coach importante come Dell’Agnello e atleti che conoscono la categoria e che si sono presto amalgamati. Pensiamo di avere le carte in regola per giocarcela alla pari: vogliamo restare attaccati al gruppo delle migliori».

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